Polemiche Ctb, verso il commissariamento?

Il ministero dei Beni culturali potrebbe sollecitare i funzionari a trovare una soluzione sulle nomine mancanti. E l'ex Boroni attacca il sindaco Del Bono.

(red.) Sul Ctb, Centro Teatrale Bresciano, ora potrebbe incombere anche l’ombra del ministero dei Beni culturali. E non sarebbe una cosa positiva. Da Roma, infatti, si annuncia la possibilità di sollecitare i funzionari, se non commissariare l’ente, ancora senza nomine da quattro mesi. Lo scenario è indicato dal Giornale di Brescia. Il problema è che il sindaco di Brescia Emilio Del Bono ha indicato la scrittrice Camilla Baresani alla presidenza. Ma in disaccordo con la Provincia, mentre la Regione deve ancora fornire i suoi nomi per il consiglio di amministrazione e l’assemblea. La legge parla chiaro: le nomine devono arrivare entro 45 giorni dall’ultimo consiglio, mentre a Brescia sono già trascorsi quattro mesi. E tutto questo si riversa sull’attività del teatro.
Entro gennaio lo Stabile deve presentare un piano preventivo e il palinsesto per il 2017-18, ma ancora sembra non sia stato scritto alcun documento. A rischio anche le produzioni interne senza le quali il Ctb può definirsi tale. Senza dimenticare i contratti con gli attori e l’attività amministrativa e di spettacoli bloccata. Intanto, nelle ore delle polemiche sul mancato accordo tra Loggia, Broletto e Pirellone per le nomine, l’ex presidente Carla Boroni ha espresso sul quotidiano bresciano le sue critiche. “Avevo chiesto al sindaco Del Bono di poter svolgere un secondo mandato, ma se non fossi stata incompatibile – dice -. Il primo cittadino non ha sollevato problemi, invece è cambiato tutto. E’ stato scorretto e ho subito un’umiliazione che non meritavo”. La situazione del Ctb è seria, visto che per legge potrebbe anche decadere.

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