Castel Mella, parco vietato ai non residenti

Cartello esposto al Fontanone: chi non abita in paese e vuole accedere deve chiedere autorizzazione e pagare quota. E' polemica, ma sindaco spiega motivi.

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(red.) Da alcuni giorni precedenti all’1 settembre a Castel Mella, nel bresciano, si è accesa una polemica intorno al parco del Fontanone e che sta avendo richiami anche sulla stampa nazionale. Il problema riguarda la lista dei divieti imposti e affissi sul cartello, spesso originali come succede in altre zone d’Italia. Ma se si proibisce di accedere a un parco pubblico ai non residenti, almeno che non abbiano chiesto un’autorizzazione dieci giorni prima e pagando una quota, la situazione si fa particolare.
Infatti, oltre ai classici divieti di accendere fuochi nelle aree non autorizzate, usare radio ad alto volume e gettare lo sporco per terra, chi sulla carta d’identità non ha riportato Castel Mella nella residenza, non può entrare. Il cartello segue la delibera di giunta di fine luglio del sindaco Giorgio Guarneri (Lega Nord) che, però, spiega i motivi della scelta. In pratica, la colpa sarebbe degli extracomunitari che sarebbero diventati i “capi” del parco tra musica alta ogni fine settimana, tavolini dati a fuoco e rumori. In ogni caso il primo cittadino sottolinea di voler essere flessibile e di consentire l’accesso ai “forestieri” che, però, siano educati. Ma l’autorizzazione resta. Una condizione, secondo il sindaco, che consente di risalire agli autori dei brutti episodi e procedere di conseguenza.

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