Montagne senza segnale, attacco al canone Rai

Il presidente provinciale Mottinelli critica l'idea di far pagare la tassa nei posti dove non c'è copertura. E chiede di usare il gettito per i lavori.

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(red.) In questi giorni di Olimpiadi in Brasile, c’è un’ampia fetta di cittadini bresciani che non possono vederle in tv. Il motivo? Manca il segnale della Rai in vari paesi montani. Tanto che gli stessi residenti si sono lamentati nei propri comuni o sono arrivati fino al Broletto per manifestare il proprio disagio. La situazione si inserisce nella polemica sul canone Rai nella bolletta dell’energia elettrica e che, quindi, devono pagare tutti, almeno che non abbiano la tv in casa.
Ma il presidente della Provincia Pierluigi Mottinelli si è fatto portavoce di tutti per attaccare il sistema nazionale. In particolare, critica l’idea che i cittadini montani debbano pagare il canone se non ricevono il segnale e quindi non possono sfruttare il servizio. Per questo motivo, con la qualifica anche di presidente della Commissione Montagna nazionale in Anci, chiede al Governo di sollecitare sugli interventi di sistemazione. Magari sfruttando il maggiore gettito dal canone Rai per svolgere i lavori e aumentare la copertura dove non c’è.

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