Migranti, “Serini diventi centro culturale”

(red.) In provincia di Brescia si torna a parlare di migranti. Non di nuovi sbarchi verso l’Italia, drasticamente ridotti dalle temperature invernali, ma della loro destinazione. L’occasione arriva da due consigli comunali che si sono tenuti a Montichiari e Chiari e nei quali sono divampate le polemiche politiche. Il caso più eclatante riguarda il primo, dove l’ex caserma Serini ospiterà alcune decine di richiedenti asilo, trasformandosi di fatto in un nuovo centro di accoglienza in Lombardia. La Lega Nord, il Movimento 5 Stelle e il Comitato Rosa hanno fatto approvare una mozione per chiedere che l’ex struttura militare venga destinata a un’altra funzione. Per esempio, alle associazioni culturali e artistiche, magari proponendo ricordi sul circuito aereo internazionale del 1909 e del gran premio automobilistico del 1921. Con il testo, le forze politiche hanno sollecitato la giunta a mettersi in azione e, nel caso contrario, si dicono pronti a chiedere al ministero dei Beni culturali di acquisire l’edificio.
La presenza dei migranti, infatti, secondo alcuni consiglieri e diversi cittadini, penalizzerebbe anche l’aeroporto Gabriele D’Annunzio per il quale è stato approvato, nella stessa seduta, un ordine del giorno per rilanciarlo. Si parla di un incontro con la Catullo e Save per conoscere il piano industriale e la richiesta di un impegno maggiore alla Regione Lombardia. Restando nel campo dei richiedenti asilo, a Chiari, invece, la polemica è divampata per la presenza di sette pachistani ospiti tramite la cooperativa sociale Fraternità di Ospitaletto. E’ stato lo stesso sindaco Massimo Vizzardi a comunicarlo al consiglio comunale, anche se la loro presenza risalirebbe alla metà di dicembre. Nemmeno il primo cittadino, come ha precisato, li voleva ospitare in paese e confessa di non conoscere il piano di attività in cui saranno coinvolti gli stranieri. Ma spera che si rendano utili.