“Onda d’Urto, navette a spese nostre”

Simona Bordonali critica la scelta dell'amministrazione. "Si tratta di corse spesso deserte, e per le quali quasi nessuno paga il biglietto".

bus-navetta-onda-durto(red.) “Ecco che Emilio Del Bono paga dazio ai suoi amici del Magazzino 47, tanto attivi per lui in campagna elettorale. In barba ai tagli per 180.000 Km annui alle linee 3, 8 e 18 del trasporto pubblico locale, il comune di Brescia, Brescia trasporti, Brescia mobilità e Metro Brescia hanno avviato in occasione della festa di Radio Onda d’urto un servizio notturno di bus navetta attivo fino alle ore 3. Si tratta di corse spesso deserte, come ho potuto personalmente constatare, e per le quali quasi nessuno paga il biglietto. Ovviamente, i costi sono a carico dei lavoratori, dei pensionati e degli studenti che pagano regolarmente l’abbonamento o il biglietto per il servizio. Si tratta di 6 corse il giovedì notte, 4 corse il venerdì e 4 corse il sabato fino al 29 agosto: 42 viaggi totali che vedrei meglio spalmati in orari lavorativi o su linee dedicate agli istituti scolastici. Ormai è chiaro che il sindaco di Brescia è ostaggio dell’estrema sinistra e dei centri sociali. È giunta l’ora che prenda atto della propria incapacità e si dimetta”.
Queste le parole con cui l’assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia Simona Bordonali ha criticato la scelta del sindaco di Brescia di istituire una servizio bus navetta notturno per la festa di Radio Onda d’urto. “Il sindaco è in confusione totale. – conclude Simona Bordonali – È ormai conosciuto a livello nazionale per aver portato Brescia allo sbando, per aver perso il controllo del territorio e per aver reso Brescia la città più insicura del Nord. Ora verrà ricordato anche come colui che ha offerto l’autobus ai ragazzi dei centri sociali, che girano di notte per ubriacarsi e fumare marijuana. Un bel primato, non c’è che dire. Nemmeno Giuliano Pisapia a Milano era arrivato a tanto”.

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