Caccia, Wwf denuncia atti di bracconaggio

A Cazzago e Padenghe alcuni cacciatori sono stati colti in flagrante. Abbattuto anche un Gheppio, un falco particolarmente protetto.

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(red.) Domenica 21 settembre si è ufficialmente aperta la stagione venatoria. Le Guardie Giurate Volontarie del Nucleo WWF Lombardia hanno constato atti  di bracconaggio. Due cacciatori sono stati denunciati per aver abbattuto specie protette: nel Comune di Cazzago San Martino un capannista aveva ucciso due balie nere e un pigliamosche. Nel Comune di Padenghe sul Garda un’altro capannista aveva abbattuto due balie nere.
Sempre nel Comune di Padenghe sul Garda, in località Laghetti di Sovenigo, le Guardie Wwf rinvenivano un esemplare di Gheppio (un falco appartenente a una specie particolarmente protetta) che era stato appena ferito e purtroppo spirava dopo una lunga agonia. Impossibile individuare il cacciatore che aveva sparato al rapace e veniva pertanto redatta una notizia di reato a carico di ignoti. L’esemplare consegnato al CRAS Valpredina gestito dal Wwf è stato sottoposto ad una  radiografia che confermava la presenza di decine di pallini di piombo. “Nonostante una presenza tutto sommato ridotta di cacciatori” racconta Antonio Delle Monache, Coordinatore Regionale delle Guardie WWF, “i tre gravi episodi confermano la necessità di un costante presidio del territorio.
Balie nere e pigliamosche sono piccoli uccelli insettivori rigidamente protetti e il Gheppio un rapace non confondibile con specie cacciabili. Questo conferma che ancora troppi cacciatori sparano a specie protette violando deliberatamente la Legge”. “I cacciatori bresciani sono oltre ventimila e gli agenti di vigilanza presenti sul territorio giornalmente poche decine: si può immaginare quanti animali protetti vengano abbattuti. Serve un serio impegno delle Associazioni Venatorie per educare i propri iscritti” sostiene Filippo Bamberghi coordinatore delle Guardie WWF di Milano.

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