Mille Miglia, Muchetti difende la Polizia locale

L'assessore risponde a chi ha accusato gli agenti di eccessiva intransigenza nei giorni dell'evento.

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(red.) «La città di Brescia deve essere grata al personale della Polizia Locale di Brescia che, con assoluta professionalità e con vero spirito di servizio, ha saputo gestire la serie infinita di eventi che hanno interessato la nostra città in occasione della Mille Miglia 2014».
Lo scrive l’assessore alla sicurezza Valter Muchetti in risposta alle lamentele e polemiche per una certa rigidità da parte della Polizia locale nei giorni della manifestazione. «
Rimuovere dei veicoli che recano intralcio, seppur degli organizzatori o dei turisti, è doveroso per garantire il corretto svolgimento della manifestazione. Peraltro, questo comportamento rispettoso della legge è stato apprezzato anche da una coppia di turisti tedeschi che, multati per aver lasciato la macchina in divieto di sosta, si sono complimentati per il lavoro e per la precisione con la quale si è intervenuti a garanzia della libertà di tutti. Gli stessi organizzatori non hanno eccepito nulla, consapevoli che, in quel punto, non ci dovevano essere veicoli. Ma nessuno, per esempio, ha notato le decine di auto storiche che sono state spinte dai “vigili” perché non partivano, o quanti sono stati scortati dai nostri motociclisti per arrivare puntuali, oppure aiutati a trovare un luogo, una persona, e quanti piccoli o grandi problemi sono stati affrontati e risolti in breve tempo grazie ad una rete di conoscenze e una passione non comune, che trascende l’aspetto istituzionale. Ma questo è, purtroppo, il termometro di come ci sia ancora gente che “ignora” il lavoro silenzioso e senza clamore che contraddistingue la Polizia Locale, senza il quale “La corsa più bella del mondo” non potrebbe neppure partire. Il cittadino che si è lamentato, il prossimo anno, ci venga a trovare in piazzale Arnaldo il giorno della partenza e vedrà cosa significa, in un orario così problematico del pomeriggio di un giorno feriale, liberare tutte le vie, chiudere le piazze, bloccare via Turati, deviare via S. Rocchino, invertire via Mantova e via Benacense, capire cosa succede al traffico nella parte sud di via Cadorna o viale Piave, segnalare manualmente per ore e ore in modo tale che il traffico non vada in stallo, coordinare le frenetiche comunicazioni radio che si moltiplicano e per le quali si devono trovare soluzioni immediate».
Ore e ore di programmazione, di riunioni, d’incontri di pianificazione e di sacrificio personale con orari diversificati: 195 turni di servizio, 2345 ore dedicate, 76 mezzi utilizzati, oltre a 40 servizi che hanno garantito la riuscita della splendida cornice della “Notte Bianca”di sabato 17 maggio. Numeri alla mano, poi, si vede che non c’è stata una pioggia di multe. Sulle migliaia di veicoli in sosta nei quattro giorni, sono stati poco più di 70 verbali elevati, 34 le rimozioni, di cui solo 21 in viale Venezia in occasione della partenza o per l’allestimento delle tribune oltre a 40 spostamenti che sono serviti a liberare ma non a vessare gli automobilisti.
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Migliaia di famiglie, grazie ai nostri agenti, hanno potuto portare i loro figli in tutta sicurezza in viale Venezia a vedere la partenza o l’arrivo dei bolidi tanto affascinanti oppure in piazza Loggia o in piazza Vittoria e camminare senza paura. Non è retorica e per questo gli agenti sono pagati, ma “non di solo pane vive l’uomo” e purtroppo leggere certe affermazioni dispiace a tutti i componenti del Corpo. Un piccolo aneddoto simpatico: lo scorso anno un concorrente di nazionalità tedesca ha devoluto 5mila euro alle casse del Comune, a titolo di ringraziamento per l’ottimo servizio reso dal Corpo di Polizia Locale. Il Comandante, gli ufficiali e tutti gli agenti sono orgogliosi di rappresentare la Città e di dare il proprio contributo in silenzio, come sempre, senza clamore, senza proclami, senza elogi, senza un’autocelebrazione, che non appartiene alla sua storia, e ben si addice al Corpo della Polizia Locale il motto “Brixia Fidelis”, scritto sul Gonfalone della città, cioè “Brescia fedele”. A questo non rinunceremo».

 

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