Il cartellone pubblicitario scatena il caos

Bagarre a Desenzano per la pubblicità che "penalizza" i commercianti del paese e favorisce il Centro Commerciale Il Leone di Lonato.

(red). Il comune di Desenzano (Brescia) ha scatenato il caos tra diversi commercianti per il finanziamento della pubblicità per il restauro del monumento intitolato ad Achille Papa.
Non solo c’è stato lo sgomento di diversi negozianti nel momento in cui un cartellone pubblicitario è stato collocato nell’aiuola adiacente l’incrocio di via Dal Molin e via Marconi, ma pure sono state richieste diverse spiegazioni in campo politico da Pietro Avanzi di Desenzano Tricolore, da Rino Pollini di Lega Nord (che ha depositato un’ interrogazione), e di Paolo Abate, che ha chiesto le dimissioni del sindaco. La polemica che è emersa ha come protagonista non lo strumento scelto per il restauro del monumento situato nei giardini di via IV Novembre, realizzato da Giancarlo Maroni (progettista di Gabriele D’Annunzio)- operazione avviata con un bando di gara lo scorso anno e vinta da un’azienda milanese- ma la stessa pubblicità che presenta la reclame del “Centro Commerciale Il Leone” di Lonato del Garda.
Caos e lamentele si sono moltiplicate, visto che la decisione di reclamizzare un centro commerciale (più di 100 negozi al suo interno) di un paese limitrofo in un momento di grande crisi avrebbe penalizzato tutti gli esercenti di Desenzano, come anche afferma il presidente dell’associazione locale della Confcommercio, Diego Breda. Il vicesindaco Rodolfo Bertoni ha dichiarato che la scelta degli sponsor spetta autonomamente alla società vincitrice del bando di gara, che ha solo il potere di veto sulla pubblicità di armi e della pornografico, e che la decisione di inserire come oggetto un commerciante di un altro comune non implica alcun divieto. Il cartello è stato al momento rimosso perché non rispetta alcune precisazioni prescrittive. La Giunta comunale valuterà il da farsi.

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