Brescia e il Moretto off limits per i disabili

Il Comitato "Cittadini come tutti" denuncia l'impossibilità, per i portatori di handicap, di accedere a tutte le sezioni della mostra allestita a Palazzo Martinengo.

(red.) L’arte è per tutti? Non sembrerebbe così, almeno secondo quanto denuncia il Comitato “Cittadini come tutti” che evidenzia «l’impossibilità per le persone con disabilità di visitare  la mostra “Moretto, Savoldo, Romanino, Ceruti – 100 capolavori dalle collezioni private bresciane”, promossa dalla Provincia di Brescia presso Palazzo Martinengo, in quanto non accessibile per tutta la prima parte del percorso espositivo».
Per il Comitato, nato nel febbraio del 2013 su iniziativa di un gruppo di persone ed associazioni bresciane allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sui diritti di cittadinanza delle persone disabili secondo i principi sanciti dalla Convenzione ONU, e a cui aderiscono le Associazioni Aias (Ass. Italiana Assistenza Spastici); Aism (Ass. Italiana Sclerosi Multipla); Alleanza salute mentale; Anffas(Ass. Famiglie persone con disabilità intellettiva e relazionale) , Diabete Brescia, Slow time , Uici (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti), Uildm (Unione Italiana Lotta Distrofia Muscolare) è «inaccettabile e discriminatoria la scelta di allestire una mostra di tale rilevanza in ambienti che non sono fruibili da tutta la cittadinanza».

 

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