Sito del Comune, “trasparenza zero”

A rilevarlo, Piattaforma Civica che ha usato un programma di valutazione messo a disposizione dal Ministero della pubblica amministrazione.

(red.) Continua la pioggia di critiche al nuovo sito del Comune di Brescia.
Dopo quelle di Forza Italia, Lega e Civica X Brescia, nuove critiche arrivano da Piattaforma Civica di Francesco Onofri che fa notare come, usando un programma del Ministero per la pubblica amministrazione, il sito del Comune risulta bocciatoin fatto di trasparenza. In un post sul blog, si sottolinea come la notizia del nuovo sito sia stata comunicata con grande enfasi anche dalla stampa, con «un’attenzione a dir poco robusta per una fatto tutto sommato piuttosto normale, il riordino e l’implementazione del proprio sito istituzionale. Va ricordato anche che avere un sito per un’istituzione pubblica in Italia non è una scelta politica o un merito, bensì un preciso dovere e un obbligo previsto dalla legge».
Se le questioni tecniche (molti hanno rilevato un cattivo funzionamento) si risolveranno, sulla socialità del portale Piattaforma Civica sottolinea: «Quello che ci pare è che il nuovo sito sia più accattivante, con fotografie, box colorati e icone. Tutto sommato niente di nuovo o di particolarmente innovativo e comunque ben realizzato. Avere il link a twitter non è una novità, piuttosto andrebbe utilizzato il canale twitter del comune che ha solo 68 follower. Magari cominciando ad utilizzare hastang riconoscibili e utili (#trafficobrescia #lumacaincomune #maleducazione #risparmiocomune #ilmiosindaco)».
Altro tema è il rispetto di leggi e direttive in materia di comunicazione e di trasparenza.  In Italia, infatti, è vigente il Decreto legislativo n. 33 del 2003 che riguarda gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni. «Questa legge è ispirata al concetto che se un cittadino cerca un’informazione non deve fare una navigazione complessa ma con pochi click deve poter trovare subito tutte le notizie che cerca. Da questo punto di vista possiamo ben dire che il nuovo sito al momento non rientra in questi indirizzi, è sì accattivante e social ma non è tecnicamente “trasparente”».
A dire che il sito del Comune è poco trasparente è lo stesso Ministero per la pubblica amministrazione e la semplificazione che mette a disposizione sul web la bussola della trasparenza dei siti web, con un programma che consente di avere immediatamente una valutazione. Bene, su 67 indicatori rilevati, il sito del Comune non ne ha in regola nemmeno uno. «Migliore la situazione di altri siti, quello del Comune di Milano, della Provincia di Brescia, della Regione Lombardia e finanche quello del Comune di Bergamo sono invece perfettamente in linea con le regole della trasparenza. Quindi forse sarebbe meglio concentrarsi sul rendere trasparente come richiede la legge il sito del nostro Comune, poi potremo parlare della scelta dei colori della home e di social».

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