Arrivano le fontanelle con tessera

Quattro comuni del Bresciano hanno deciso di dotarsi di punti acqua usufruibili ai soli residenti. Per bere servirà introdurre la carta regionale dei servizi.

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(red.) C’erano una volta le fontane pubbliche. Quelle su cui anche i bambini, nei bollenti pomeriggi  d’estate potevano chinarsi  e abbeverarsi. Persino rinfrescarsi la testa, le mani, il volto. I tempi però sono cambiati, e con loro anche le fontanelle. Non senza parecchie polemiche.
Da anni le amministrazioni pubbliche, di fronte all’innalzamento del costo dell’acqua (un bene ormai diventato prezioso) hanno disposto la razionalizzazione del suo consumo, eliminando gran parte degli abbeveratoi pubblici. Ma in quattro comuni del bresciano (Edolo, Piancogno, Cedegolo e Breno), si è deciso che si doveva fare ancora di più. O meglio, ripristinare qualche punto acqua , ma con dei criteri rigidi che ne permettessero una più razionale distribuzione. In Valcamonica è la Società dei servizi ad aver pensato a un progetto per dotare alcune località di «casette dell’acqua»; punti di distribuzione pubblica che però è difficile paragonare alle vecchie care fontanelle. Per abbeverarsi liberamente infatti si dovrà esibire all’apparecchio elettronico predisposto all’erogazione la tessera sanitaria. Obiettivo: abbeverare solo i residenti. Se un turista o uno studente di un altro paese inserisce la sua carta regionale il rubinetto resta chiuso.
Un fatto che hastupito e contrariato diverse persone, pensando ai tanti visitatori che passano dalla Valle in estateo agli studenti che frequentano la scuola in un altro paese. «È un fattore culturale, educativo e per evitare gli sprechi – spiega Giovanni Verga, amministratore di Valcamonica servizi e responsabile del progetto -: sono i Comuni che decidono attraverso un programma specifico che permette di scegliere a chi e come destinare l’acqua. Per il momento la determinazione è ricaduta sui residenti, per sperimentarne consumi e utilizzi, ma nonè escluso che tra qualche tempo non si ampli la gamma».
È proprio a Breno, il primo ad avviare il servizio, che si sono registrate le lamentele: la moderna fontana è situata nei pressi del municipio, nella piazza dove ogni giorno stazionano centinaia di studenti in attesa dei pullman per tornare a casa da scuola. «L’acqua è del nostro acquedotto purificata, sterilizzata, refrigerata e carbonizzata – spiega il sindaco Sandro Farisoglio – anche grazie a filtri che evitano il passaggio dei principali batteri e a un’attrezzatura per il trattamento dei raggi Uv per abbattere la carica microbica». Una volta si sarebbe detto che i batteri ti fortificano. Ma, appunto,  i tempi cambiano, e noi con essi.

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