Desenzano, Lega contro la «gang africana»

Il Carroccio denuncia atti di bullismo e comportamenti illeciti. Il sindaco Leso: «Strumentalizzazione, è la sindrome dell’uomo nero amplificata ad arte».

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(red.) La bagarre fra il sindaco di Desenzano (Brescia) Rosa Leso e il consigliere leghista Rino Polloni continua. Questa volta, al centro della questione ci sarebbe un interrogazione depositata in Comune riguardante la presenza di un grosso numero di cittadini di origine africana che, secondo Polloni, avrebbero portato scompiglio nella capitale del Garda bresciano.
Il documento riguarda tutta una serie di episodi, avvenuti fra la stazione e il centro balneare comunale della Spiaggia d’Oro, che verrebbero ricondotti ad una “gang di africani”. Secondo Polloni, i comportamenti illeciti perpetrati dai cittadini di origine africana sarebbero i più disparati: scorrerie, mancato pagamento del biglietto sui mezzi pubblici di trasporto urbano, episodi di bullismo e chi più ne ha più ne metta. Il consigliere leghista avrebbe da ridere anche sui raduni religiosi che, nelle scorse domeniche, hanno visto un gruppo di uomini e donne ghanesi riunirsi pacificamente alla spiaggia d’Oro per pregare.
In conclusione, la Lega Nord sottolinea come «lo sproporzionato aumento di africani, a quanto sembra, è diventato un fenomeno incontrollato e incontrollabile e chiede al sindaco, che ha dichiarato che le regole valgono per tutti, quali urgenti provvedimenti intenda prendere per garantire la sicurezza a onesti e indifesi lavoratori, residenti e turisti».
Da parte sua, il primo cittadino Rosa Leso ha dichiarato che l’interrogazione deriverebbe, più che altro, da una « sindrome dell’uomo nero amplificata ad arte. Siamo all’esasperazione dei toni, alla strumentalizzazione, oserei dire alla mistificazione, senza parlare del danno d’immagine». Conclude poi il sindaco «se non ci sono clandestini, se si osservano i regolamenti chiunque, bianco, rosso o nero può accedere alla spiaggia libera che è oggetto di periodici controlli da parte di polizia locale e carabinieri».

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