“Il 28 maggio si ricordano anche i fascisti”

La Rete Antifascista critica il programma patrocinato dal Comune. "Un insieme di iniziative che comprendono anche le vittime delle Brigate Rosse":

Più informazioni su

(red.) “Per l’ennesima volta la cittadinanza bresciana si trova di fronte ad un vergognoso attacco alla memoria della strage di Piazza della Loggia”.
La Rete antifascista di Brescia critica il programma di celebrazioni per il 28 maggio promosso dal Comune di Brescia e dalle associazioni. “Un’insieme di iniziative che spaziano dai temi relativi alla memoria della strage al Giro d’Italia alla memoria di Graziano Giralucci, ucciso nella sede del Movimento Sociale Italiano di Padova, vittima delle Brigate Rosse.  Perché nelle celebrazioni della strage di Brescia, strage compiuta dai fascisti all’interno di un disegno eversivo dello Stato e dell’Alleanza Atlantica non viene ricordata la responsabilità diretta di un partito come il Movimento Sociale Italiano, che allevò, nutrì e coprì gli stragisti?”.
La Rete evidenzia anche come si cerchi di  parificare le responsabilità e mettere sullo stesso piano terrorismo nero e lotta armata di sinistra, nati in realtà in contesti storici e con motivazioni ben differenti. “Perché si alimenta questa strategia della confusione e della rimozione, attraverso la quale nomi, fatti, organizzazioni vengono sparsi nel medesimo calderone del terrorismo? Ci si stupisce poi se con un martellamento del genere secondo i sondaggi rivolti ai ragazzi, la strage di Brescia è opera delle Brigate Rosse?  La situazione cittadina, allarmante dal punto di vista ambientale e sociale per l’avanzare della crisi, si colora con i toni del grottesco se pensiamo alla vicenda della ricollocazione della statua Era Fascisa, patrocinata a gran voce dall’amministrazione comunale che, guarda caso, ospita tra le sue file, proprio quei politici provenienti dalla buia stagione del MSI”.
Secondo la Rete antifascista, assordante il silenzio dell’amministrazione uscente  rispetto alle sedi di partito e all’agibilità politica di partiti e movimenti come Forza Nuova o Casa Pound. “Non possiamo che sommare questi dati per avere un quadro quanto meno preoccupante, una classe politica che da un lato si ripulisce il curriculum vitae dai retaggi del fascismo degli anni Settanta e dall’altro apre ai nuovi fascismi. Lo scorso anno abbiamo assistito ad una repressione violenta contro studenti e lavoratori che si recavano in piazza della Loggia per commemorare la strage e a cui è stato impedito l’accesso in modo arbitrario e autoritario da parte delle forze dell’ordine. Le stesse forze dell’ordine smascherate in sede processuale per aver inventato prove fasulle e testimoniato falsamente durante i processi per accusare militanti e attivisti che si oppongono a questo stato di cose. Ci opporremo sempre al fascismo ed ai suoi rigurgiti con ogni mezzo”.

 

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.