Metrobus, “Brescia Trasporti disorganizzata”

Legambiente attacca: "non bastano, nuove infrastrutture se poi i sistemi di gestione e di accessibilità restano quelli del secolo scorso".

(red.) Legambiente è intervenuta sulla tanto attesa tariffa integrata del trasporto pubblico per gli studenti. “Comune e Provincia di Brescia hanno avuto 10 anni di tempo per istituire una tariffa integrata urbana ed extraurbana per studenti e lavoratori da adottare con l’apertura del Metrobus. Cosi non è stato. Non solo, sarebbe stata opportuna anche l’adozione di un piano dei trasporti urbano ed extraubano per rilanciare il trasporto pubblico, ma anche di questo non vi è traccia. Dal primo marzo, giorno dell’inaugurazione della metropolitana leggera, i circa 10 mila studenti in possesso di un abbonamento non vi potevano accedere”.
Secondo l’associazone è mancata l’organizzazione: “Il poco edificante spettacolo di questi giorni, abbonamenti validati all’ingresso, multe appioppate durante il viaggio, hanno  dimostrato la pessima organizzazione commerciale di Brescia Trasporti  e che, non bastano, nuove infrastrutture se poi i sistemi di gestione e di accessibilità restano quelli del secolo scorso. L’adozione di corse supplementari di Autobus (Sia e Saia) dalla stazione FS al Lunardi per fare un tragitto coperto dal Metrobus sarebbe stato un rimedio peggiore del male, un controsenso e una sovrapposizione di corse assurda in una fase di grave carenza di risorse pubbliche”.
Secondo gli ambientalisti “questo scivolone, in particolare del comune, non ha permesso l’accesso  sul Metrobus, peraltro in cerca di passeggeri per giustificare se stesso e il miliardo di euro spesi. Ciò evidenzia un’altra grave incongruenza che va risolta. Quasi tutti gli studenti che vengono in città dalla provincia giungono direttamente ai loro Istituti scolastici senza dover utilizzare le tratte urbane ma pagano comunque un supplemento obbligatorio urbano di 6 euro. Adesso si vorrebbe consentire l’accesso al Metrobus ed a tutta la rete urbana con un nuovo balzello di 2,50 euro. Totale 8,50 euro oltre all’abbonamento progressivo di zona a seconda delle varie provenienze”.
“Perché”, ha concluso il comunicato, “non far pagare l’abbonamento integrato solo a chi lo usa per fare altri spostamenti in città, non sarebbe più equo?  Con tariffe sempre più salate sarà difficile spostare utenza  dai mezzi privati a quelli pubblici e ambiente e vivibilità possono aspettare.

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