Caffaro, Gnutti: “Mai nel cda dell’azienda”

L'industriale bresciano ha annunciato querele verso la trasmissione Presa Diretta che ha collegato il suo nome alla vicenda dell'inquinamento del sito.

(red.) Il caso Caffaro di Brescia, dopo la messa in onda, domenica sera, della puntata dedicata la sito inquinato da Pcb in via Milano, ha sollevato una ridda di polemiche e di interventi politici, ma anche la protesta di Emilio Gnutti, ex azionista della Snia, che ha annunciato di voler querelare Riccardo Iacona, conduttore della trasmissione Presa Diretta, per aver sostenuto che sedeva nel consiglio di amministrazione della Caffaro.
Gnutti ha smentito di “essere mai stato consigliere di amministrazione della società nè di aver mai avuto ruoli operativi, nè diretti nè indiretti, nell’esercizio dell’impresa”.
Gnutti infatti sedeva nel consiglio di amministrazione di Asm e aveva anche finanziato parte della campagna elettorale di Paolo Corsini, allora primo cittadino della Leonessa. Iacona, nell’intervista all’ex sindaco, ha domandato perché l’amministrazione non si fosse mai costituita parte civile nel processo, sollevando il dubbio che ci fosse un “conflitto di interessi” che legava Corsini stesso alla famiglia Gnutti. Piccata la risposta dell’ex amministratore che ha detto di essere pronto a querelare chiunque sostenga una tale ipotesi e spiegando che così “ci aveva consigliato il nostro avvocato Ada De Cesaris” (attuale assessore all’ambiente nella giunta Pisapia a Milano).
Certo è che la Hopa di Gnutti, dal 2002, deteneva la maggioranza delle azioni Snia, poi spacchettata in Sorin Spa e Snia spa, quest’ultima liquidazta nel 2009. Per Gnutti tuttavia sono “totalmente ingiustificate e infondate le notizie date nella trasmissione circa qualsiasi collegamento tra la sua persona e il sito produttivo di Brescia”.
La replica della famiglia di industriali bresciana non si è fatta attendere e comunicata ufficialmente con una nota. “In relazione alla trasmissione “Presa Diretta”, andata in onda domenica 31 marzo su Rai 3 e avente ad oggetto ripercussioni ambientali connesse all´esercizio dell´attività produttiva della Caffaro spa” si legge, “il dottor Emilio Gnutti precisa di non essere mai stato consigliere di amministrazione della società nè di aver maiavuto ruoli operativi, nè diretti nè indiretti, nell´esercizio dell´impresa”. “Emilio Gnutti ha dato mandato ai suoi legali di intraprendere tutte le possibili azioni legali necessarie a tutelare la sua reputazione”.

 

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