Autobus, “Mano nera, insulto agli immigrati”

Polemiche per la campagna anti-abusivismo di Brescia Mobilità, che utilizza un'immagine ritenuta "discriminatoria". Cgil, Pd, Sel e Diritti per tutti ne chiedono la rimozione.

(red.) La polemica questa volta viaggia … sull’autobus. Nel mirino di Cgil, Pd, Sel, Cobas trasporti, Associazione diritti per tutti, è finita la campagna anti “portoghesi del Comune e di Brescia Mobilità, annunciata qualche giorno fa nel corso dell’illustrazione dei dati sull’abusivismo a bordo dei mezzi pubblici bresciani.
A suscitare la vivace protesta dei sindacati, del centrosinistra e delle associazioni antirazziste la campagna realizzata dalla controllata della Loggia che ha ideato una grossa mano nera (ad indicare i cosiddetti “portoghesi”) in mezzo a omini bianchi (passeggeri regolarmente paganti)  in cui viene riportato il messaggio “8 su 100 restino a casa!”, con riferimento alla percentuale di coloro che viaggiano senza ticket.
Una campagna sul “senso civico” che è stata ritenuta, così come riporta La Repubblica “gravissima”, “discriminatoria”, “di cattivo gusto”, tanto da chiederne la rimozione e (anche) una revisione.
Come riporta il quotidiano di Ezio Mauro, secondo Damiano Galletti, segretario della Camera del lavoro di Brescia, “con la mano nera e l’invito a rimanere a casa, questa odiosa iniziativa vuole mettere ancora una volta alla gogna gli stranieri. In un momento oltretutto di crisi diffusa, e che non ha colori”.
Una protesta, quella del sindacato che riporta alla memoria un’altra iniziativa, datata un triennio fa, e firmata da Brescia Trasporti, che riguardava il cosiddetto guanto di lattice anti-germi sul bus degli immigrati (sulla linea 3), un provvedimento poi ritirato sotto l’onda delle proteste.
E ancora, ricorda La Repubblica, sono altre le azioni sempre in materia di trasporto pubblico contestate alla Giunta Paroli. Tra queste anche la sospensione del servizio bus ai bambini rom dei campi nomadi della città, poi ripristinato dopo una lunga querelle e dopo che è stato saldato il debito contratto dalle famiglie di nomadi, così come la sospensione del servizio mensa, sempre ai bambini residenti nei campi.
Per Maurizio Murari, dei Cobas trasporti si tratta di “un’iniziativa grave e recidiva” e Radio Onda d’Urto, Magazzino 47 e Associazione diritti per tutti hanno annunciato iniziative per chiedere la modifica della campagna di Brescia Mobilità.
Per Alfredo Bazoli, consigliere comunale Pd e candidato alla Camera alle prossime elezioni, c’è stata “una colpevole sottovalutazione del messaggio subliminale che viene veicolato”.

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