Fiom: “Pronti a trattare, ma basta disparità”
Accusato dagli industriali di essere poco collaborativo, il sindacato replica, denunciando di essere sistematicamente tagliato fuori dai negoziati.
(red.) Il rinnovo del contratto dei metalmeccanici? La Fiom è stata esclusa dalla trattativa.
La Fiom Cgil di Brescia ribatte alle accuse lanciate dai vertici di Aib sulla scarsa collaborazione del sindacato. “Sia a livello nazionale che a livello locale siamo impegnati nella contrattazione”, si legge in una nota, “e lo facciamo senza porre pregiudizi. La Fiom affronta la discussione con una propria linea sindacale e una propria visione dei processi, arrivando a sottoscrivere accordi che sono votati dai lavoratori e per questo esigibili”.
La Fiom denuncia una disparità di trattamento rispetto alle altre parti sociali. “Probabilmente alcune soluzioni non coincidono con altre linee sindacali, ma si arriva comunque a mediazioni ed accordi che avvengono con il riconoscimento reciproco, mai con la prevaricazione o con l’idea dell’esclusione.
Alla Fiom Cgil, invece, è sistematicamente tolta la rappresentanza dei delegati eletti dai lavoratori, ed assegnata artificialmente ad altri; in alcune aziende non ci è consentito partecipare alle assemblee, in altre abbiamo chiesto incontri senza avere risposte e come succede in Iveco, ma non solo, non ci sono versate le quote delle tessere sindacali”.
In sintesi viene minata la struttura stessa della Fiom Cgil: iscritti, delegati sindacali, assemblee, incontri. “Oggi questa non è una situazione così diffusa, ma sicuramente è un prospettiva praticata. Ai dirigenti”, ha concluso il segretario Francesco Bertoli, “spetta il compito di tutelare la propria organizzazione e i propri iscritti. Non intendiamo lasciare nulla di intentato sul terreno della discussione e del confronto. Con pari riconoscimento”.
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