Multe, “il sindaco ci deve qualche spiegazione”

Il Pd di Brescia sulle contravvenzioni prese dalla macchina del primo cittadino: "per quale finalità era usata l'auto? Dove andava? A che ora? Chi guidava il veicolo?".

(p.f.) Sulle multe prese dal sindaco Adriano Paroli, il Pd di Brescia chiede chiarimenti. Per ora, infatti, la vicenda è completamente oscura. Le multe ci sono, certo, ma non si sa chi guidava l’auto, dove andasse né perchè. “Chiediamo dunque chiarimenti”, ha spiegato il capogruppo in Loggia Emilio Del Bono, “in base ai quali esprimeremo poi un giudizio politico, come è accaduto in precedenza su carte di credito e Artematica”.
E’ stata già inoltrata, dunque, la richiesta di accesso agli atti, per avere la documentazione sulle sanzioni, sull’identità dei soggetti abilitati e autorizzati all’uso dell’autovettura del sindaco e i documenti sui contratti, di comodato gratuito o di altra natura, relative alle vetture in dotazione al primo cittadino. “Di sicuro esprimiamo un totale disappunto per le dichiarazioni del sindaco, che ha usato espressioni come sabotaggio e influenza politica: ci paiono due espressioni tipiche del peggio della prima repubblica, perché di fronte a dei fatti non si risponde così”.
Il sabotaggio sarebbe stato perpetrato dagli uffici comunali, che non avrebbero passato le multe, facendo lievitare le sanzioni. “Quello che è successo è tutto da ricostruire”, ha commentato Del Bono, “ma non deve distrarre dall’altro punto, ovvero l’uso fatto delle auto in possesso dell’amministrazione, che devono essere usate per servizio”. Fondamentale, dunque, capire come è stata usata la vettura del Comune. “Domanda non banale perché dalle dichiarazioni del sindaco, si evince che si è fatto accompagnare all’aeroporto per andare a Roma. Questo non è un uso esclusivo per il servizio da sindaco, ma è legato al suo secondo incarico”.
Il Pd chiede dunque alla Loggia di essere chiari a rispondere a delle domande ben precise: per quale finalità era usata l’auto? Dove andava? A che ora? Chi guidava il veicolo? “Sono domande che i cittadini si stanno facendo”, ha proseguito Del Bono, “e le risposte sono lo spartiacque del giudizio”. Altro nodo da sciogliere, è perché alcune Prefetture abbiano ritenuto sufficienti le comunicazioni arrivate dalla Loggia per cancellare le multe, mentre quella di Brescia non l’ha fatto. “Se risponderanno alle domande”, ha concluso Del Bono, “si chiarirà tutto. In generale, però, non è credibile l’ipotesi del sabotaggio”.

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