“Movida, le istituzioni garantiscano i cittadini”

(red.) “Si sta cercando di far credere che ci sia in atto, per quanto riguarda la cosidetta movida del Carmine, uno scontro fra residenti ed esercenti: un modo per sottrarsi ai propri compiti e doveri”.
Così le associazioni BresciaIn e Quadra Quarta ribadiscono di “non avere nulla contro le attività commerciali, ma di avversare la latitanza di coloro che dovrebbero rappresentare e garantire i cittadini nei diritti fondamentali tutelati fra l’altro anche dall’art. 32 della Costituzione”. E ancora: “Giudichiamo assurdo e contrario alla legge”, spiagano le associaizoni, “che si cerchi di demandare a steward o guardie giurate il controllo dell’ordine pubblico sulle pubbliche strade, scimmiottando quello che avviene in discoteche e pub privati. E’ assurdo chiedere ai locali la chiusura anticipata: è chiaro che un’attività commerciale mira, legittimamente, a massimizzare il profittto. Notiamo da parte di alcuni politici, ad esempio il presidente della circoscrizione centro Flavio Bonardi, la volontà di sminuire il fenomeno limitandolo ad una questione che riguarderebbe 400/500 persone”.
L’invito è quello di provare a rincasare al Carmine “soprattutto il venerdì e sabato dalle 23 alle 2, che nella pubblica strada sostano, impedendo il normale passaggio pedonale e veicolare, migliaia di persone. Ci auguriamo che anche a Brescia gli organi preposti al rispetto delle leggi intervengano, come già fatto, in situazioni analoghe, in molti altri comuni italiani”.