Aler sul piede di guerra contro l’Imu 2

Il Cda dell' Azienda per l'edilizia residenziale pubblica deciderà un'eventuale istanza contro l'imposta appplicata dal comune al patrimonio immobiliare dell'ente.

(red.) Ancora una manciata di giorni e poi il caso “Imu2” che ha acceso la querelle tra Comune di Brescia e Aler, Azienda per l´edilizia residenziale pubblica che contesta l’equiparazione del patrimonio immobiliare dell’ente pubblico a quello delle seconde case “tout court”.
Il presidente Ettore Isacchini ha già annunciato, nel corso del Consiglio comunale che si è svolto lunedì, di voler ricorrere contro la decisione della Loggia di applicare l’imposta municipale unica alle case di proprietà dell’Aler stesso.
Dal canto suo la Giunta guidata dal sindaco Adriano Paroli ha affermato la volontà di proseguire nell’applicazione della tassa, così come previsto dal Governo, annunciando però la disponibilità a trovare qualche misura che vada incontro alle richieste espresse da Isacchini. In ballo ci sono 700mila euro, la cifra che Aler dovrebbe sborsare per il 2012 alle casse del Comune.
Martedì 25 settembre è fissata infatti la riunione del Cda dell’ente, occasione nella quale verrà discusso l’eventuale ricorso al tribunale amministrativo.
“Farò di tutto”, ha detto Isacchini in una nota, “come è nei miei compiti istituzionali, per difendere gli interessi di un’azienda sana, che svolge il suo ruolo di assistenza e di socialità con pregevoli risultati e che, a causa di questo provvedimento, sarà costretta a diminuire i fondi da destinare ai contributi di solidarietà per le famiglie svantaggiate ed agli interventi di manutenzione del patrimonio immobiliare pubblico”.

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