Concorso presidi: “Il merito va premiato”

Dopo la sospensione del Tar infiamma la polemica. “Noi chiediamo”, ha spiegato il portavoce bresciano, “che venga restituita legittimità a quanto abbiamo fatto".

(p.f.) Se il buongiorno si vede dal mattino, è facile prevedere che il nuovo anno scolastico sarà particolarmente frizzante. La campanella è suonata solo da poche ore, ma i 406 docenti lombardi beffati dall’annullamento del concorso per dirigenti scolastici, hanno voluto far sentire la loro voce.
A Brescia, lo hanno fatto attraverso il portavoce del coordinamento provinciale Marco Tarolli, docente del Fermi di Salò, vincitore del concorso di dirigente, che ha visto passare un colpo di spugna su anni di preparazione e su un concorso meritatamente vinto.
“Noi chiediamo”, ha spiegato Tarolli, nell’aula magna del liceo Calini, “che venga restituita legittimità al concorso. Non ci interessano i dettagli processuali, chiediamo che sia rispettato il merito”. Se irregolarità, dunque, ci sono state, che i responsabili vengano puniti e risolvano in qualche modo la cosa. Ma i vincitori del concorso vogliono ciò che si sono guadagnati.
“Rispettiamo la decisione dei giudici, ma il ricorso è stato presentato contro l’amministrazione. Noi non dovremmo neanche essere parte in causa”. Il risultato di tutta questa faccenda è solo un enorme danno per la scuola. “L’anno scolastico parte con 59 reggenze, pur essendoci oltre 400 potenziali presidi, formati e che hanno superato il concorso. Il danno è prima di tutto per gli studenti”.
E siccome la scuola appartiene a tutti, il Coordinamento lombardo ha lanciato un appello pubblico a sostegno della scuola lombarda che si può leggere e sottoscrivere sul sito www.appelloscuola.it. “Un appello che è partito martedì 11 settembre, e che in un giorno ha raccolto 2.149 firme, anche illustri. Invitiamo tutti i cittadini a firmarlo, perché è una situazione che coinvolge tutti, visto il ruolo formativo degli istituti scolastici. Dobbiamo tener alta l’attenzione e non spostarla su altri temi. Circolano proposte di rifare il concorso e di indire concorsi regionali: vanno bene, ma hanno tempi lunghi, non risolverebbero il problema attuale”.
“A sostegno del coordinamento”, ha aggiunto l’assessore all’Istruzione del Comune di Brescia Andrea Arcai, “c’è anche un documento sottoscritto dall’Anci Lombardia e che è stato condiviso anche da Anci nazionale. Il merito va premiato”.

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