Movida, BresciaIn attacca Margaroli

Due associazioni del centro di Brescia, quella guidata da Stellini e Quadra IV, si scagliano con l'amministrazione per il frastuono serale del fine settimana.

(red.) Il chiasso ed il rumore della “movida” nel centro di Brescia sollevano ancora polemiche. Questa volta le rimostranze arrivano da due associazioni, BresciaIn e Quadra IV, che interpellano direttamente gli amministratori del comune per gli schiamazzi causati da chi, durante le sere estive, si reca nel cuore della Leonessa per un po’ di svago e di divertimento.
Ma non si tratta solo di lamentele “orali”, perché i rappresentanti delle associazioni possono esibire i dati del monitoraggio sulle emissioni rumorose richiesto dal Settore Ambiente ed Ecologia della Loggia effettuati su via Fratelli Bandiera.
Secondo le rilevazioni effettuate, il rumore prodotto in una serata di “movida” (il limite è fissato a 50 decibel nelle zone abitate) è sensibilmente più elevato nel fine settimana, quando sono presenti attività di intrattenimento nei locali della zona, rispetto ad altre sere in cui tali eventi mancano.
“Fino a 95 decibel”, come riporta il presidente dell’associazione dei commercianti Marco Stellini, evidenziando che “i concerti a San Siro hanno la deroga a 70 decibel”.
Per le due associazioni, però, il dito va puntato contro l’amministrazione comunale, e non verso i gestori dei locali stessi, rea di consentire tale frastuono.
L’accusa, davvero poco velata, è quella di non voler intervenire “per non perdere le elezioni”.
Aperto anche un gruppo su Facebook (113 iscritti) con lo slogan “Vogliamo dormire!!!”, che annuncia “Faremo la movida sotto casa degli assessori,soprattutto sotto quella di Margaroli” perchè “grande sostenitore della movida”. L’iniziativa delle associaioni è fissata per il “23 agosto, dalle 23 fino al 31 ottobre alle 3,45”. L’invito rivolto ai partecipanti è quello di armarsi di “pentole, fischiettie  raganelle”.
Dal canto suo l’assessore al Marketing e Commercio del comune ha dichiarato di attendere i manifestanti sotto le sue finestre, annunciando eventuali querele nel caso in cui venga violata la legge.
Insomma i tono sono tutt’altro che bassi (per restare in tema di “volumi”) e la querelle si annuncia ancora aperta.

 

 

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.