Legambiente: “Sbagliato tagliare le corse dei bus”

Per l'associazione "si deve battere la strada della riduzione dei costi di gestione a partire da quelli delle consulenze, delle forniture, delle pulizie e della manutenzione".

(red.) “Con i servizi notturni e festivi ridimensionati e la chiusura delle linee 5 e 6 si svilisce la lotta all’inquinamento atmosferico e si riduce il profilo moderno di Brescia”. Lo dice Legambiente (come anche il Movimento per la Partecipazione “CittadineCittadini”) che punta il dito contro i tagli al trasporto pubblico comunale, aggiungendo che “mentre tutte le città nord europee sono riuscite a trovare un equilibrio tra i servizi delle ore di punta e del centro con quelli della periferia, Brescia adotta soluzioni sbagliate”.
Secondo Legambiente “il mantenimento dei servizi di trasporto nelle aree periferiche, nei giorni festivi e negli orari serali è il primo requisito di una città moderna. Prima di procedere a qualsiasi taglio il Comune di dovrebbe imporre una riduzione dei costi di gestione a Brescia Trasporti”.
Inoltre, per l’associazione del cigno, sarebbe un paradosso che mentre gli altri comuni lombardi sono impegnati in una lotta senza quartiere per l’abbassamento delle polveri sottili nell’aria (PM10) e per il rilancio della mobilità sostenibile Brescia intraprendesse la strada dei tagli ai servizi festivi e notturni e della linee 5 e 6. Proprio in questa fase con la crisi economica che morde e la benzina a 2 euro al litro c’è bisogno di dare ai cittadini un’alternativa all’automobile in città e sarebbe un grave errore strategico fare i tagli che sono stati annunciati.
“La socialità dei trasporti pubblici”, spiega la nota di Legambiente, “sta soprattutto nella capillarità della rete e nella capacità di offrire un servizio anche sui percorsi poco frequentati ma che assicurano un collegamento con le aree periferiche della città. Prima di tagliare si deve battere la strada della riduzione dei costi di gestione a partire dalla riduzione di quelli delle consulenze, delle forniture, delle pulizie e della manutenzione dei mezzi. Nuove procedure di acquisto dei carburanti e la ridefinizione dei contratti assicurativi potrebbero portare a consistenti risparmi”.
L’adozione di un efficace sistema di integrazione tariffaria tra trasporti urbani ed extraurbani potrebbe inoltre aumentare il numero dei passeggeri “che sono diminuiti nel 2011 di 547 mila unità e che invece stanno crescendo proprio nelle grandi città lombarde come Milano e Bergamo. Prima dei tagli dunque meglio sarebbe effettuare un ripensamento della struttura gestionale ed organizzativa di Brescia Trasporti anche in funzione della vera ristrutturazione dei servizi di trasporto che dovrà partire con l’entrata in funzione della metropolitana l’anno prossimo”.

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