Manerbio, maxi macello: il no dei comitati

L'impianto verrà realizzato nel paese bresciano e lavorerà 2 milioni di animali l'anno. Preoccupazione per l'impatto ambientale che la struttura avrà sul territorio.

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(red.) Si annuncia una nuova ondata di proteste in provincia per il “mega macello” che si vorrebbe costruire a Manerbio, nel Bresciano.
I Movimenti Beni comuni della Bassa sono sul piede di guerra contro la realizzazione del nuovo impianto che dovrebbe macellare 2 milioni di animali all’anno.
La zona individuata è quella lungo la vecchia strada che porta a Milzanello, non distante dalla A21. I lavori dovrebbero iniziare a marzo.
Adiacente al macello sorgeranno un inceneritore per gli scarti e una zona addetta al confezionamento. Il progetto deve essere ancora valutato da Asl e Arpa e produrrà hamburger di carne di suini come dimostrerebbe il nome scelto dall’azienda, ovvero “Hamburger Pini Spa”.
I movimenti di cittadini puntano il dito contro diversi aspetti del macello (la cui proposta al comune della Bassa è stata presentata dal gruppo valtellinese Bresaole Pini), tra cui il fatto che questo vada a sorgere su 30 piò di terreno “sull’unica terra agricola rimasta a Manerbio”, e che tre nuovi pozzi preleveranno dalle falde acquifere (a 170 metri di profondità) “un quantitativo di acqua superiore di ben tre volte a quello che consumano tutti i cittadini di Manerbio”.
Oltre a ciò preoccupa l’inquinamento legato al passaggio di “300 autotreni di maiali alla settimana” e “l’aumentato rischio sanitario legato alla movimentazione degli animali, magari provenienti da paesi con uno status zoo sanitario non paragonabile a quello nazionale”.
Viene anche contestata l’affidabilità dell’imprenditore che, affermano i comitati della Bassa Bresciana, “dichiara di avere un capitale versato di 31.200 euro a monte di un investimento da 50 milioni di euro”.
Un altro appunto viene fatto riguardo alla “qualità del lavoro: ancora caporalato, sfruttamento e contratti super-flessibili”. Si stima che potrebbero essere circa 500 le nuove assunzioni da parte dell’azienda.
Per protestare contro il nuovo impianto, i movimenti beni comuni hanno organizzato un incontro, giovedì 19 gennaio alle 20,30 presso il “Piccolo teatro” di piazza Cesare Battisti a Manerbio per illustrare alla cittadinanza i contenuti del progetto.

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