Saidou, decisione rinviata sull’archiviazione

Il gip Bonamartini si è riservato di decidere. Per la famiglia e Diritti per tutti "diversi punti oscuri" sulla morte dell'immigrato, deceduto in caserma nel dicembre 2010.

(red.) Decisione rinviata. Il giudice per le indagini preliminari Cesare Bonamartini si è riservato la decisione sull’archiviazione per la morte di  Saidou Gadiaga, il senegalese arrestato dai carabinieri nel dicembre del 2010 perché irregolare sul territorio e poi deceduto per una grave crisi asmatica nella cella di detenzione della caserma di piazza Tebaldo Brusato, in città.
L’associazione Diritti per tutti, sostenendo la famiglia dell’uomo, che ha fatto ricorso contro la cancellazione dell’inchiesta per la morte dello straniero, nella mattinata di lunedì ha presidiato (una cinquantina le persone presenti) il piazzale antistante il Palagiustizia, mentre il gip stava valutando se archiviare o meno il fascicolo relativo al decesso di Gadiaga, conosciuto dagli amici come  El Haji.
Per l’associazione antirazzista esisterebbero “diversi i punti oscuri” sulla morte dell’immigrato, la cui agonia è stata ripresa dalle immagini interne di videosorveglianza della caserma Masotti.
“Questa morte”, ha detto il presidente di Diritti per Tutti Umberto Gobbi, “non è un fascicolo da seppellire in un armadio”.
Per la famiglia e l’associazione ci sarebbe anche la testimonianza di un cittadino bielorusso, detenuto in una cella accanto a quella di Saidou, che avrebbe sentito il senegalese lamentarsi e chiedere aiuto per almeno una quindicina di minuti prima di morire. Testimonianza che però il pm Piantoni, titolare del fascicolo ha ritenuto “imprecisa”. Altri dubbi riguardano gli orari riferiti dai carabinieri sui soccorsi all’uomo colto da malore, ma per il pm che ha condotto le indagini  militari hanno agito in buonafede.
La decisione del gip è attesa per i prossimi giorni.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.