Quartiere Sicuro: “No alle accuse di xenofobia”

Erano scritte su alcuni cartelloni affissi alle pareti. La portavoce Sara Balsamo: "Lavoriamo affinché i diritti di tutti vengano rispettati, si informino".

(red.) Fascisti e xenofobi. Queste le accuse che anonimi hanno indirizzato, attraverso cartelloni affissi alle pareti, ai membri del comitato Quartiere Sicuro di Viale Piave.
Parole che ora la portavoce Sara Balsamo respinge al mittente:  “Il comitato”, si legge in una nota, “non solo non ha alcuna connotazione o colore politico, ma è bensì costituito da un gruppo di privati cittadini che da tempo si adopera per il proprio quartiere, perché i diritti di tutti i suoi residenti (ivi inclusi dunque anche gli italiani) vengano rispettati”.
“Il Comitato”, continua, “promuove iniziative sociali a sostegno di anziani e bambini, cerca di tutelare la sicurezza di ogni residente o fruitore del quartiere, sostiene le attività commerciali. Il Sindaco, Adriano Paroli, che ringraziamo, ha sostenuto e inteso condividere le finalità benefiche da noi promosse. Siamo orgogliosi di quanto finora, con grande impegno e dedizione, siamo riusciti a fare per un quartiere ed una città che amiamo.
Così “rifiutiamo recisamente le accuse, infondate ed estremamente offensive che ci sono rivolte, ed invitiamo i nostri detrattori ad avere il coraggio di esporsi, argomentare tali scempiaggini e, qualora, come sembra, non l’abbiano fatto, ad informarsi meglio su quali siano le attività da noi svolte a tutela dei residenti. Attività che andremo avanti ad offrire”.

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