Sirmione, grotte chiuse e pubblico deluso

Il comune e le associazioni di albergatori e ristoratori della cittadina gardesana chiedono al ministero dei Beni culturali un confronto per risolvere il disservizio.

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(red.) Esprimono “vivo disappunto” l’Amministrazione comunale e l’Associazione albergatori e ristoratori di Sirmione (Brescia) per la chiusura al pubblico, nel ponte del 1 novembre (“come già accaduto durante tutta la scorsa estate”, vien sottolineato) del Castello Scaligero e delle Grotte di Catullo.
“Ciò ha determinato” scrivono comune e associazioni di categoria, “lo sconcerto e l’incredulità dei turisti giunti a Sirmione per visitare i nostri principali monumenti”.
Quali sono le cause di questo disservizio? Per l’amministrazione comunale e per gli altri enti esse “appaiono francamente incomprensibili”.
“Comune e Asar auspicano l’avvio di un serio confronto con i rappresentanti del ministero dei Beni Culturali per ricercare”, viene evidenziato, “una rapida soluzione ad un problema che rischia di protrarsi anche nel prossimo anno”.
“Risulta sempre più difficile”, continua la nota, “spiegare agli utenti, giunti appositamente a Sirmione per visitare i nostri monumenti, che questi rimangono chiusi per l’impossibilità di pagare ai dipendenti la maggiorazione per il lavoro festivo e che, contemporaneamente, il ministero rinuncia ai cospicui incassi che si possono realizzare nelle giornate con maggiore affluenza di pubblico”.
Per comune e Asar si deve “fare ogni sforzo per superare questa incresciosa situazione che”, viene sottolineato, “danneggia gravemente l’immagine di Sirmione”.
Nella stessa situazione della cittadina gardesana anche il sito delle incisioni rupestri di Naquane, a Capodiponte, costretto alla chiusura domenicale per “raggiunto limite dei festivi lavorabili da parte del personale di vigilanza”, e altri cinque i siti archeologici del Bresciano, destinati alla stessa sorte, almeno fino alla fine dell’anno in corso, tra cui,  la Villa romana a Desenzano del Garda e il museo archeologico nazionale di Cividate Camuno.

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