Lavori in galleria, protestano i sindaci

Appello degli amministratori dei comuni dell'Alto Garda bresciano al prefetto perchè si interessi della querelle che li contrappne all'Anas sulla viabilità della 45bis.

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(red.) Ancora sul piede di guerra i sindaci dei comuni dell’Alto Garda per le chiusure notturne disposte dall’Anas per adeguamento degli impianti tecnologici nelle gallerie “Efialti”, a Tremosine, e “D’Agli”, a Gargnano,  nel Bresciano.
Gli amministratori hanno lanciato l’appello direttamente al prefetto Narcisa Brassesco Pace affinchè intervenga nella “battaglia” che, da tempo, i comuni gardesani si trovano a combattere con l’ente strade.
Nell’occhio del mirino, la Statale 45 bis e opere che i sindaci definiscono “un semplice palliativo”, mentre mancano invece quegli interventi strutturali di cui l’importante arteria di comunicazione necessita.
I sindaci di Gardone, Salò, Toscolano Maderno, Gargnano, Tignale, Limone, Magasa e Valvestinosi sono rivolti alla rappresentante del Governo per  lamentare che Ansa non tiene in conto le loro istanze, legate soprattutto alle ripercussioni che gli interventi sulla “Gardesan” comportano.
Le critiche però non si fermano alle chiusure programmate, ma all’intera gestione della strada e alla sicurezza delle gallerie stesse che presentano un’apertura insufficiente per consentire il transito contemporaneo di un pullman e di un’auto oltre ad un’altezza troppo bassa che, spesso, costringe gli autisti dei bus a spostarsi al centro della carreggiata stessa.
Per i sindaci i tunnel sono obsoleti, non più adeguati alle esigenze del traffico viario attuale.
Sulla contingenza delle chiusure predisposte per i lavori di adeguamento delle infrastrutture gli amministratori chiedono all’Anas di rivedere gli orari di chiusura “per evitare disagi agli operai dell’industria e agli addetti del settore sanitario, che svolgono la propria attività su tre turni (6-14, 14-22 e 22-6)”.
“Sarebbe necessario”, secondo gli amministratori dell’Alto Garda, “posticipare la chiusura almeno alle 23 e anticipare l’apertura del mattino alle 5, mantenendo invariate le finestre di passaggio”.

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