A Cecina, nel verde sentiero degli Orticelli

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di Michela Bignami

Il posto
Che cos'è. Nell'incantevole cornice dell'alto Garda, il sentiero degli Orticelli di Cecina, frazione di Toscolano Maderno, dà avvio a un percorso immerso in una natura quasi mediterranea e, dalle sponde del lago, ci conduce alla scoperta di un antico oratorio campestre: il santuario di Supina.
Come arrivarci. Dalla statale Gardesana, superati i paesi di Maderno e Toscolano, dopo circa un chilometro appare sulla destra un cartello marrone con la scritta Sentiero degli Orticelli. Poco più avanti, sulla sinistra, si può posteggiare l'automobile in una piazzola lungo la strada.

La passeggiata
A chi è adatta. Con la voglia di camminare e comode scarpe da ginnastica ai piedi, la passeggiata risulterà piacevole per chiunque.
Il tragitto. Accanto alla piazzola di parcheggio si noterà la presenza di una chiesetta, vicino alla quale inizia il Sentiero degli Orticelli. Dopo un primo tratto piuttosto erto, il percorso diventa più dolce e costeggia dall'alto la statale Gardesana, offrendo lo spettacolo di un filare di cipressi affusolati che si stagliano contro il blu indaco del lago. Dopo aver superato il tronco obliquo di un ulivo che pare un ponticello, si costeggia per un tratto un muro in pietra finché, passando sotto una casa rosa, si entra in Cecina. Seguendo la strada verso sinistra, si giunge alla chiesetta di Sant'Antonio, di fronte alla quale c'è una stradina che si congiunge con via Cecina, che imboccheremo girando a destra. Dopo aver superato la trattoria Vecchia Locanda, sulla sinistra appare l'indicazione in giallo per il santuario di Supina, si imbocca la strada asfaltata, via Sassello; camminando per un po' in salita e seguendo sempre le indicazioni per il santuario, la strada diventa sterrata e passa attraverso il campo da golf di Bogliaco. Tra ulivi , pini marittimi e cipressi si continua a camminare fino ad arrivare a una santella che preannuncia il santuario. Dopo circa 10 minuti di cammino si giunge alla pieve. La durata del tragitto è fino a questo punto di circa un'ora. Per tornare (il percorso dura circa come all'andata) si imbocca la stradina in discesa accanto alla chiesetta inoltrandosi nel bosco; all' incrocio con la strada asfaltata si gira a sinistra e, lasciatasi accanto l'azienda agrituristica Zenner con le sue oche, si scende seguendo la strada che fa una curva a destra. Procedendo per un altro po' si giunge fino al ristorante Bertansì e, dopo il parcheggio per i clienti del locale, si prosegue girando a destra quando si vede l'indicazione per la chiesa di Supina. La nuova strada asfaltata, che passa accanto a un'insolita coltivazione di kiwi, entra nei prati all'inlese del golf club e prosegue lasciandosi sulla destra la chiesa San Nicola di Bari. Proseguendo si rientra in Cecina . Sulla strada si trova un'altra trattoria: La Sosta, dove si può bere qualcosa prima di riprendere il Sentiero degli Orticelli e tornare all'automobile.

Che cosa vedere
Molto caratteristico il paesino di Cecina, con stradine in pietra strette e tortuose, dove è facile imbattersi in simpatici vecchietti, desiderosi di scambiare due chiacchiere con i visitatori.
La pieve. Il santuario di Supina, di cui parlano già i documenti livellari del 1430, sorge nell'omonima località e presenta un'architettura semplice e lineare , con facciata a capanna e campanile settecentesco. L'interno è a navata unica ripartita da arconi trasversali e il soffitto è composto da 72 formelle lignee dipinte. Di particolare valore artistico è la statua in legno della Madonna, attribuibile alla seconda metà del XV secolo.
Qual è il periodo migliore. Questo luogo può essere visitato con piacere in qualsiasi periodo dell'anno, ma certamente la vegetazione sub-mediterranea che lo compone raggiunge il suo massimo splendore nei mesi caldi.

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