Tombe bimbi mai nati: niente revoca per Muchetti

Per la vicenda delle 2500 lapidi dei bambini mai nati "cancellate" al Vantiniano. Il sindaco Del Bono si è detto disponibile a revisionare il regolamento cimiteriale e ha incontrato una delle mamme.

(red.) Non verranno ritirate le deleghe all’assessore Valter Muchetti per la storia delle 2.500 tombe dei bambini mai nati “cancellate” al cimitero Vantiniano di Brescia che tanto clamore ha suscitato in città.
Questa la decisione emersa dal Consiglio comunale che si è svolto in Loggia lunedì 20 dicembre e che ha (nuovamente) infiammato la politica.
In un’interrogazione (discussa a porte chiuse) Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia hanno chiesto al sindaco Emilio Del Bono la revoca del mandato all’assessore ai Servizi cimiteriali Muchetti. Richiesta puntualmente rigettata dal primo cittadino.

E se lo scontro politico rimane acceso, con il dito puntato sull’operazione che, secondo l’opposizione, non sarebbe stata regolarmente condotta e sisarebbe svolta senza avvertire adeguatamente le famiglie, dall’altra Del Bono ha avallato l’operato del suo assessore, dicendosi tuttavia disponibile ad una revisione del regolamento cimiteriale e a destinare un’area del camposanto ai piccoli troppo presto scomparsi.
Al termine della seduta consigliare, il numero uno in Loggia, insieme al presidente del Consiglio Roberto Cammarata, ha incontrato la mamma di uno dei piccoli che, domenica, si era vista negare l’accesso all’area in cui erano sepolti i bambini, per posizionare un albero di Natale. Alla donna il sindaco ha assicurato di voler instaurare un confronto per trovare una soluzione adeguata per ricordare i piccoli scomparsi. Un gesto di umanità e vicinanza che è stato apprezzato.

 

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