Un anno di carcere per Zaki: Loggia illuminata di giallo

Il palazzo comunale illuminato nella notte tra l'8 e il 9 febbraio in ricordo del ricercatore arrestato in Egitto. Una sagoma di Patrik sotto il portico.

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(red.) Palazzo Loggia sarà illuminato di giallo nella notte tra l’8 e il 9 febbraio, a un anno dall’ingiusto arresto dell’attivista egiziano Patrick George Zaki. Una sagoma dello studente e ricercatore dell’Università di Bologna sarà inoltre collocata sotto il portico di Palazzo Loggia, in prossimità dell’ingresso, alle 9.30 di lunedì 8 febbraio alla presenza del sindaco Emilio Del Bono, della vicesindaco Laura Castelletti, del presidente del consiglio comunale Roberto Cammarata e di Chiara Paolitti, responsabile Amnesty International – Gruppo 028 Brescia.
Il Comune di Brescia aderisce così all’iniziativa promossa da Amnesty International per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica nei confronti di questa violazione dei diritti umani e per richiedere la liberazione di Patrick Zaki. Ostaggio di udienze rinviate e ricorsi respinti per aver promosso pacificamente i diritti umani, Zaki rischia fino a 25 anni di carcere. Da ormai un anno i processi non fanno che rinviare la sua custodia cautelare.

Il Comune di Brescia ha inoltre aderito all’iniziativa promossa dall’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e dalla Città di Bologna. L’8 febbraio dalle 9.30 alle 10.30, in diretta sui social dell’Ateneo di Bologna, si terrà un evento online nel corso del quale verrà letto un testo che ricorda quanto le città italiane abbiano voluto far sentire la loro vicinanza a Patrick Zaki. Verranno inoltre mostrate le fotografie scattate dagli amministratori locali a fianco della sagoma di Zaki, tra le quali ci saranno anche quelle del sindaco Emilio Del Bono, della vicesindaco Laura Castelletti e del presidente del consiglio comunale Roberto Cammarata.

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