Italia City Branding, 1 milione di euro per il castello di Brescia

(red.) La notizia è arrivata venerdì 18, poco prima delle 13, durante l’evento on line curato dalla Fondazione IFEL: Brescia è la prima città finanziata da Italia City Branding 2020, l’iniziativa pilota promossa dalla Struttura di Missione Investitalia, incaricata di supportare il presidente del Consiglio dei Ministri e l’autorità politica delegata alla programmazione economica ed agli investimenti, nello svolgimento delle funzioni relative al coordinamento delle politiche governative in materia di investimenti pubblici e privati.
Un bando record sotto molti punti di vista, che finanzia la progettazione definitiva ed esecutiva di investimenti pubblici realizzabili in tempi rapidi, con un meccanismo premiale per progetti cantierabili con un impatto economico e sociale positivo.
A Brescia arriveranno nei prossimi mesi poco meno di 1 milione di euro per un progetto esecutivo integrato che cambierà il Castello con tre parole chiave: accessibilità, attrattività, continuità.

«Sono state ben 60 le città capoluogo (escluse le città metropolitane) che hanno candidato il loro progetto. La distribuzione dei finanziamenti ha visto un equilibrio tra nord, centro e sud, segno che l’avviso è stato una competizione sul merito. Comunque, è stato un confronto agguerrito, dove a favore di Brescia hanno giocato diversi fattori. In primis, la generosa quota di co-finanziamento messa in campo dall’amministrazione e dai suoi partner, la più ingente tra tutti i capoluoghi concorrenti: segno che il sistema città punta davvero sul Castello», commenta il sindaco Emilio del Bono. «Poi c’è l’elevata qualità progettuale degli interventi, sui quali sono già state avviate le necessarie interlocuzioni istituzionali. Sarà il Comune di Brescia a tenere la regia di un progetto che opera a diversi livelli: dal recupero alla fruibilità, dall’infrastrutturazione all’accessibilità universale, dalla messa in sicurezza al potenziamento della fruizione con la multimedialità».

«Solo con la visione e la guida dell’ente, infatti», continua Del Bono, «il Castello è in grado di sviluppare tutto il suo potenziale come polo turistico che, dopo le dure conseguenze della pandemia, faccia da volano a una ripresa e sviluppo economico e occupazionale del centro storico e del sistema dell’hospitality urbana. Riqualificare e valorizzare il Castello con nuovi servizi e un’offerta culturale senza pari in meno di quaranta mesi, entro il 2023, è una sfida davvero ambiziosa, che prosegue l’impegno della città che già abbiamo dimostrato con progetti come i PIC Piani integrati della cultura, la riqualificazione del Capitolium e la ricollocazione della Vittoria Alata e Oltre la Strada. Considerata la delicatezza dell’area e le molte competenze che qui si concentrano, il finanziamento oggi annunciato ci riempie di determinazione nell’accelerare il dialogo necessario a favorire la realizzazione di tutti gli interventi».

Il progetto “Fortezza Aperta – Progetto integrato per la valorizzazione e l’accessibilità del Castello di Brescia, la fortezza urbana più grande d’Europa” vale in totale 11.219.103,69 euro. Comune di Brescia insieme a Fondazione Brescia Musei e a Brescia Mobilità si sono impegnati a coprire le spese di progettazione attraverso un contributo in-kind per una quota non inferiore a 588.263,89 euro, pari al 37% (percentuale media) del totale dei costi di progetto ammissibili al finanziamento dell’avviso, a cui si aggiungono i circa 115.000,00 euro (senza costi del personale) per le attività propedeutiche e indagini di fattibilità già effettuati.
Il finanziamento richiesto a Investitalia ammonta a 999.241,47 euro e servirà a coprire le spese necessarie per la progettazione esecutiva.

«Quando abbiamo letto che la richiesta era di sviluppare in tempi rapidi poli turistici internazionali come volano di sviluppo economico e occupazionale, che potessero aumentare il turismo under 35, con infrastrutture a basso impatto ambientale e un’alta qualità di servizi digitali, non abbiamo avuto esitazioni: il nostro Castello era il candidato ideale. In questi anni, l’interesse per la nostra fortezza urbana (che è la più grande in Europa) è cresciuto, non solo tra le istituzioni, ma anche tra i cittadini. Basti pensare al successo dell’iniziativa dal basso di rendere il Castello un “luogo del cuore” FAI», dice la vicesindaco Laura Castelletti. «I progetti che abbiamo coordinato insieme in una road map unica (costruita con il supporto di Brescia Mobilità, Fondazione Brescia Musei e A2A, coordinati dalla nostra progettista Nadia Busato) ci portano dritti a Capitale della Cultura, un appuntamento in cui vogliamo arrivare con un Castello che sia davvero il cuore della città nel 2023: al centro di una vasta area pedonale, dove ogni luogo di cultura è accessibile da chiunque nel reale e nel digitale, in cui valorizzazione e servizi efficienti si combinano per accogliere, intrattenere, unire. Il finanziamento IFEL ci fa mettere il turbo: il bando ci impegna a progettare a tempi record per un’Amministrazione pubblica. Una sfida che non ci spaventa, considerato che in poche settimane abbiamo strutturato un progetto eccezionale sul Castello».

Le aree interessate dal progetto sono, in elenco sommario: le aree pubbliche del Castello; il complesso che include il Piccolo e Grande Miglio; il Mastio Visconteo; l’Arce; altri edifici oggi sottoutilizzati o completamente inaccessibili; le aree verdi e gli spazi pubblici interni al Castello; le pendici del Colle Cidneo e le vie di accessibilità tramite TPL.
“Fortezza Aperta” integra, sotto la regia del Comune di Brescia, attività volte a valorizzare e rendere pienamente accessibile e fruibile in modo continuativo in tutte le stagioni gli spazi aperti e chiusi del Castello di Brescia. Un complesso che è “luogo del cuore” per i cittadini, con un eccezionale potenziale turistico date le sue caratteristiche e gli spazi offerti. Obiettivo del progetto è massimizzare l’attrattività dell’intera area per i numerosi appuntamenti di Capitale della Cultura 2023. L’integrazione con i piani della mobilità (TPL e PUMS) e il sistema intermodale garantiscono la fruizione della Fortezza e degli spazi limitrofi con un impatto ambientale tendente allo zero.

All’avviso IFEL hanno risposto 60 capoluoghi con altrettanti progetti, per un valore totale che sfiora i 900 milioni di euro. Di questi, 31 sono risultati finanziabili, con una media di finanziamento di poco più di 630mila euro ciascuna. La dotazione era di 20 milioni di euro, da stanziare a favore di almeno 20 città capoluogo di provincia con le quali elaborare e attuare piani di investimento in grado di valorizzare le potenzialità attrattive delle città italiane.
Ora si attende la pubblicazione ufficiale dei risultati con il provvedimento di approvazione della graduatoria, dopo di che entro 30 giorni sarà stilata la convenzione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri che vedrà l’erogazione dell’anticipo pari al 50% del finanziamento e i dettagli di erogazione della restante quota.

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