Decreto Rilancio, 75 milioni di euro dal fondo emergenza per il bresciano

12 milioni sarebbero diretti al capoluogo e il resto tra altri 204 Comuni della provincia alle prese con la pandemia.

(red.) E’ prevista per oggi, martedì 12 maggio, la riunione decisiva in Consiglio dei Ministri per approvare il cosiddetto decreto Rilancio, con una serie di misure da 55 miliardi di euro a favore di famiglie e imprese per la ripartenza dopo due mesi drammatici connessi al coronavirus. E in questo decreto che sarà licenziato dal Governo prima di essere discusso alle Camere, c’è spazio anche per un fondo di emergenza diretto alle province più colpite dall’emergenza sanitaria e che ora si sta traducendo anche in quella economica. Quindi, Brescia, Bergamo, Lodi, Cremona e Piacenza, che sono state incluse in una sorta di zona rossa, incasseranno circa 200 milioni di euro.

Risorse necessarie anche per equilibrare le casse comunali che in questo periodo sono state svuotate da fondi diretti ai servizi rivolti alla popolazione colpita dalla pandemia. Per quanto riguarda il territorio bresciano, nella nostra provincia dovrebbero arrivare 75 milioni di euro e di cui 12 solo per Brescia città. La conferma sull’entità della cifra è attesa oggi dal CdM e così anche Brescia con gli altri 204 Comuni della provincia stanno aspettando le risorse. Sul fronte di palazzo Loggia, i 12 milioni di euro previsti – aiuti sollecitati dal sindaco Emilio Del Bono alle istituzioni nazionali – potranno in qualche modo compensare i 20 milioni di entrate ridotte.

E nel frattempo domani, mercoledì 13 maggio, la giunta comunale dovrebbe decidere sull’azzeramento del canone di occupazione del suolo pubblico per bar e locali negli ultimi tre mesi di chiusura e anche ampliamenti gratuiti dei plateatici fino al 50% a partire dal prossimo 1 giugno. Ma quei 75 milioni diretti al territorio bresciano non dovrebbero essere gli unici. Infatti, per tutti i Comuni e le province italiane dovrebbe essere stanziato un fondo di 3,5 miliardi di euro, di cui mezzo miliardo alle province e il resto tra gli enti locali cittadini.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.