Brescia, software e regolamento anti-evasori

40 mila avvisi di Tari sono stati inviati alle aziende e attività non in regola. Dal 2020 palazzo Loggia cercherà di recuperare 20 milioni di euro mancanti.

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(red.) Ieri, lunedì 23 settembre, da una seduta della commissione consiliare del Bilancio a palazzo Loggia a Brescia è stato approvato un nuovo regolamento per contrastare l’evasione delle imposte locali tra Tari, Imu e Tasi, ma anche l’occupazione del suolo e le affissioni pubbliche. E i primi destinatari saranno le circa 100 mila attività commerciali e produttive, visto che quasi la metà hanno incassato degli avvisi per non aver pagato la tassa sui rifiuti. Nel momento in cui il regolamento sarà deliberato in modo definitivo anche dal Consiglio comunale, dal 2020 Brescia si doterà di un software specifico.

Che in breve tempo potrà accertare la situazione di tutti i contribuenti cittadini. Si provvederà a recuperare 20 milioni di euro evasi, di cui la metà dalla Tari e il resto dalle altre imposte. E questi numeri riguardano solo i commercianti e le aziende. Ma si annuncia un vero e proprio giro di vite, visto che i negozi e attività che chiederanno il rinnovo delle licenze, ma a fronte di tasse non pagate, si vedranno negare l’istanza. Il passo successivo alla ricerca di evasori coinvolgerà i cittadini.

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