Pm 10, Loggia sollecita sulle misure strutturali

Al via misure di secondo livello in città e in altri 27 comuni dell'area critica. Brescia vuole convocarli per posizione condivisa sulle proposte in Regione.

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(red.) A Brescia città e in altri ventisette comuni dell’area critica sabato 4 febbraio è il giorno della partenza anche delle misure di secondo livello nell’ambito dell’inquinamento da polveri sottili. L’ultimo dato disponibile, quello di giovedì 2, parla di pm 10 arrivate a una media di 108 micro grammi per metro cubo, quindi ben oltre il limite dei 50. Le piogge di quelle ore non sembrano aver reso l’aria più pulita. Per quanto riguarda i dati di venerdì, giorno in cui le precipitazioni sono state più intense, si deve attendere proprio sabato. Ma intanto sono scattati i sette giorni consecutivi con concentrazioni oltre i 70 micro grammi.

Quindi partono anche le misure più stringenti e che riguardano, in particolare, le auto euro 3 diesel. Venerdì si è tenuto un vertice in Loggia, a Brescia, tra il sindaco Emilio Del Bono, l’assessore all’Ambiente Gianluigi Fondra e la delegata alla Sanità Donatella Albini. L’obiettivo è fare in modo che più comuni aderiscano al protocollo regionale e di chiedere al Pirellone vere e proprie misure strutturali, aldilà dell’emergenza. Il primo cittadino parla di “misure eccezionali” per quanto riguarda il secondo livello e non esclude l’introduzione delle targhe alterne e il blocco del traffico.

Ma la sensazione è che pochi enti locali farebbero la stessa cosa. Mercoledì 8 febbraio in comune è convocata una seduta dell’Osservatorio dell’Aria e in quell’occasione Brescia potrebbe invitare gli altri ventisette comuni a prendere una posizione sul fronte inquinamento. In modo da portare un programma di proposte al Pirellone. A partire dall’incentivazione del trasporto pubblico, mobilità sostenibile, meno cemento e più ciclopedonalità.

Ma si intende sollecitare la Regione, cui il ministero delle Infrastrutture ha rimandato, anche per ridurre i limiti di velocità sulle autostrade e tangenziali. Insomma, mentre scattano le misure di secondo livello per gli automobilisti, si cercano di convincere le istituzioni e l’intera area lombarda a misure strutturali per combattere la cappa di aria inquinata.

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