Mandolossa, “giro di vite sullo spaccio”

Lo hanno assicurato le forze dell'ordine al sindaco Del Bono, che commentando il duplice omicidio dice: "Fatto inaccettabile".

delbono-sicurezza-brescia(red.) Il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, è intervenuto sul duplice omicidio della Mandolossa il pomeriggio di giovedì 13 agosto, nel corso di una conferenza stampa. “Come prima cosa”, ha detto il primo cittadino, “condoglianze ai famigliari che sono stati privati dell’affetto dei propri cari. Entrando, poi, nel merito dei fatti”, ha aggiunto, “il duplice omicidio è un fatto gravissimo che ha fatto inorridire la città e l’intera amministrazione comunale. Episodi del genere sono inaccettabili, e auspichiamo che i magistrati e le forze dell’ordine nel breve con indagini rapide ed efficaci trovino gli assassini”.
Ovviamente Del Bono ha parlato anche della questione sicurezza in Mandolossa, “un problema ventennale che, nei fatti, non è mai stato debellato. Purtroppo spaccio e prostituzione continuano ad essere una piaga in quell’area di città. Come amministrazione comunale, anche su consiglio della Dia, stiamo riqualificando l’area che da via Milano arriva fino alla Mandolossa. Il nostro intento è quello di ridurre le soste e abbellire il contesto, e aumentare l’illuminazione, per rendere più complicati fenomeni illeciti”.
Chiaro che la criminalità non si combatte con l’arredo urbano: “Nella mattinata di giovedì”, ha spiegato il sindaco, “c’è stato una riunione del comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico che ha parlato della questione Mandolossa. Prefetto e Questore hanno assicurato un giro di vite sul fenomeno dello spaccio e della criminalità in brevissimo tempo. Da parte nostra ribadiamo la totale disponibilità della polizia locale come supporto di eventuali interventi. Del resto i vigili continuano a pattugliare la zona per contrastare il fenomeno della prostituzione, anche se la normativa non ci aiuta, e dobbiamo intervenire con sanzioni amministrative sui clienti”.
Del Bono ha detto anche che ha contattato il ministero degli Interni e la presidenza del consiglio, per chiedere un intervento forte dello Stato: “Le responsabilità dell’ordine pubblico spettano al Prefetto, al Questore e agli organi di polizia. Il sindaco può fare poco. Ma se gli amministratori devono occuparsi anche dell’ordine pubblico, che ci vengano dati degli strumenti efficaci. Speriamo che a breve passi il decreto Sicurezza, che darà più strumenti ai comuni. Attualmente le ordinanze dei sindaci sono troppo deboli, noi non possiamo nemmeno chiudere un locale, spetta alla Questura, ed è per questo che abbiamo passato una lista con attività ritenute a rischio. Ma questo è un passaggio che potrebbe essere evitato con facilità”.
Poi una risposta alle polemiche: “La sicurezza non è di destra o di sinistra. E’ molto facile fare propaganda e strumentalizzare situazioni gravi. Le istituzioni devono muoversi in maniera compatta per sconfiggere la criminalità, e alcune dichiarazioni mi hanno davvero stupito. Anche io infatti potrei dire a Bordonali che la Regione non ha fatto nulla sulla sicurezza, ma si tratta di un tema delicato e noi dobbiamo pensare alla salute dei cittadini. E’ per questo che la Loggia ha dato in comodato gratuito alla Dia l’edificio che ospitava l’ex-corte d’appello, perchè serve un lavoro di gruppo tra istituzioni”.
Poi un appello alla gente: “Ricordo a tutti i cittadini che vivono situazioni di difficoltà e sicurezza di contattarci. L’amministrazione comunale starà al vostro fianco e cercare di fare il possibile per intervenire, magari portando all’attenzione dei tavoli preposti problematiche e situazioni difficili. Tutti i cittadini che ne hanno bisogno troveranno nel comune un riferimento”.

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