Tav, negozi non vogliono rimborsi

A quattro mesi dall'apertura dal bando per aiutare i negozi di Brescia penalizzati dai cantieri, sono arrivate poche domande. C'è tempo fino a ottobre.

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Cantieri(red.) 390 mila euro, di cui 300 mila per i commercianti e 90 mila per gli artigiani, sono i soldi stanziati nel bando di Palazzo Loggia per compensare i disagi dovuti ai cantieri della Tav. Risorse che gli stessi titolari chiedevano a gran voce. Peccato che, secondo quanto riporta Bresciaoggi,in quattro mesi siano arrivate solo una cinquantina di domande. Il problema è che se i commercianti con le loro domande non coprono tutto l’importo, dovranno aspettare fino al 31 ottobre, scadenza del bando, per ricevere gli aiuti. Le risorse sono stanziate dal Comune di Brescia e dalla Regione Lombardia tra il 2015 e 2016. Nel peggiore dei casi, la prima quota verrà data a dicembre e la seconda entro febbraio del 2016. Ma se il budget si esaurirà, il pagamento potrà essere anticipato.
I contributi vengono concessi per l’affitto dall’1 giugno 2014 al 31 ottobre 2015 con 150 mila euro per i commercianti e 45 mila per gli artigiani. Aiuti anche negli interessi per i fidi a favore dell’impresa tra 75 mila euro e 22.500. Poi risorse per l’assunzione di dipendenti a tempo indeterminato rispettivamente per 30 mila euro e 9 mila. per gli altri. E ancora 45 mila e 13.500 euro per aiutare nel rimborso di Tares e Cosap già versati l’anno scorso. Sono coinvolte le attività commerciali di via Divisione Acqui, Primo Maggio, Crocedomini, Rose di Sotto, Presolana, Monte Maniva, Passo Bremone, Passo Aprica, Passo del Tonale, Monte Guglielmo Adamello, della Concarena, passo del Gavio e Dalmazia da via Tempini a via don Bosco e via Zara, via Corsica da piazzale Repubblica a via Salgari. Ma al momento sembra che la cosa non interessi nessuno.

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