Brescia, bilancio biennale di Del Bono

Il sindaco fa il punto della situazione su tutti i settori, dal bilancio ai lavori, dalla cultura alla sicurezza. Ma non ha scelto se si ricandiderà.

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Del Bono(red.) E’ stato il momento di fare il bilancio dei primi due anni di amministrazione quello del sindaco di Brescia Emilio Del Bono. Nella giornata di venerdì 12 giugno ha incontrato i giornalisti nella piazzetta della Pallata per un incontro organizzato dal Pd e dove ha tracciato le cose fatte, su come è cambiata la città e le prospettive fino al 2018 e oltre. “Fare il sindaco è un impegno molto faticoso, ti logora – ha commentato il primo cittadino – ma direi che alla fine del mio mandato consegneremo una città migliore di quella che abbiamo trovato”. Del Bono si è soffermato sulla comunicazione verso i cittadini e poi il risanamento di bilancio, gli investimenti aumentati per le opere e previsti in 20 milioni di euro nel 2015. Tra i temi più ostici affrontati dal sindaco ci sono stati l’ambiente e le infrastrutture.
A partire dalla bonifica dell’amianto alle scuole Deledda-Calvino che, come ha annunciato, inizierà in estate. Sulla Caffaro, il sogno è di realizzare un parco e dal Ministero dell’Ambiente arriveranno 42 milioni di euro su questo capitolo. Per quanto riguarda le infrastrutture e gli edifici pubblici, si è parlato di riqualificare la Tintoretto, lanciare i Magazzini generali, intervenire sull’ex Idra, poi l’ex fiera tramite l’Eib e far ripartire il museo industriale Musil. Positivo, poi, l’andamento della metropolitana che con la pedonalizzazione in diverse piazze hanno consentito di abbassare le polveri sottili in città. Dal punto di vista della cultura e turismo, il sindaco parla di un aumento delle presenze del 30% di visitatori nei musei, 2 mila residenti in più l’anno scorso e aumentati del 13% in due anni i turisti.
“Abbiamo puntato anche sui musei, dal sito archeologico al Santa Giulia. Di certo il centro storico è più vivo per i turisti e per chi si vuole divertire” ha detto. Sul fronte dei servizi sociali, il primo cittadino ha annunciato 33 punti presenti sul territorio per aiutare chi ha bisogno e in una logica di maggiore vicinanza. Il dibattito si fa acceso quando si parla di immigrazione, un tasto particolare in provincia. “I profughi non devono essere accolti negli alberghi, ma in piccoli nuclei e obbligati a svolgere lavori di pubblica utilità – ha detto.- In provincia sono 650, numero basso rispetto alla popolazione, ma la Lega Nord aumenta l’eco del fenomeno, non ha mai risolto un problema su questo”.
Parlando di sicurezza, Del Bono sottolinea i “reati in calo, anche se bisogna fare di più”, mentre al presidente del Consiglio Matteo Renzi dice di non toccare i soldi dei Comuni e intervenire, invece, sui ministeri. E quando si chiede se dopo il 2018 si ricandiderà risponde che “il mestiere di sindaco è logorante, non ho ancora deciso e lo farò con la mia famiglia”.

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