Brescia, un cimitero per gli amici a quattro zampe?

Il progetto al vaglio dell'amministrazione comunale. Obiettivo: risolvere un problema igienico-sanitario ma, anche, una forma di rispetto verso gli animali.

(red.) Sono 33.500 i cani ufficialamente censiti a Brescia e provincia. Un esercito di fedeli amici dell’uomo che popola le case di un bresciano su 35.
Per questo, il Comune di Brescia, circa un mese fa, ha aperto lo sportello di tutela animali, annesso all’Urp.
Ma la Loggia ha deciso di non fermarsi e l’attenzione nei confronti di cani e gatti potrebbe presto tradursi in un progetto molto concreto, fortemente sostenuto dall’assessore all’ambiente, Gianluigi Fondra.
Di cosa si tratta? Di un cimitero degli animali. Un’attenzione nei confronti dei fedeli amici a quattro zampe, finalizzata anche a ordinare una situazione di smaltimento illecito di carcasse di animali, come purtoppo avvenuto anche qualche tempo fa in città dove il corpo di un cane è stato gettato da un veterinaio in un cassonetto dell’immondizia, senza seguire l’iter previsto. Il professionista è stato multato, ma il problema resta. Numerose infatti sono le carcasse degli animali da compagnia che vengono seppellite nei giardini privati, violando però in questo modo la normativa igienico-sanitaria.
Ma non solo per ragioni di igiene la Loggia sta valutando l’ipotesi di un camposanto per animali, come sottolineato Fondra: c’è anche l’aspetto etico-educativo che passa alle nuove generazioni, chiamate all’assunzione di responsabilità nei confronti di esseri viventi a quattro (ma anche due) zampe.
Il Comune sta avviando la discussione sul tema e certamente la realizzazione a Brescia di un “pet sematary” (ma senza, ovviamente, le connotazioni horror dell’omonimo libro di Stephen King) va nella direzione di una sempre più crescente formazione civile e di rispetto nei valori sociali.

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