Brescia, spese del personale? Il 30% del bilancio

Secondo «OpenPolis», la Leonessa è al 43esimo posto per incidenza dei costi amministrativi rispetto al totale della gestione.

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(red.) Quanto influiscono i costi di amministrazione nei bilanci comunali? Analizzando le spese per il personale è possibile capire quanto margine di manovra hanno i politici locali.
In uno studio realizzato dall’associazione «OpenPolis» (piattaforma web che si occupa di  progetti per l’accesso alle informazioni pubbliche, civic media che promuovono latrasparenza e la partecipazione democratica dei cittadini della rete), L’Aquila è il municipio più virtuoso, chiudono Ferrara ed Agrigento.
E Brescia? La Leonessa è al 43esimo posto per spese amministrative, calcolate sul rapporto tra costo del personale dell’amministrazione comunale sul totale delle spese di gestione- spese correnti. E’ calcolato in percentuale: maggiore è la percentuale, più il Comune sostiene spese per il pagamento dei propri dipendenti, dunque minore sarà la capacità di manovra e la flessibilità di gestione del Bilancio.
Questa percentuale è, per la nostra città, pari al 28,87%. Se si tiene conto che quella del capoluogo abruzzese è del 10,70% e quelle di Agrigento e Ferrara, “fanalino di coda” della graduatoria, rispettivamente di 48,96% e 44,42%, si potrebbe affermare che “in medio stat virtus”…
Nel giudicare le politiche adottate da un sindaco, viene spiegato nel blog di open polis, «è utile tener conto del suo spazio di manovra nella gestione del bilancio. Alcune spese, specialmente quelle collegate al mantenimento della macchina amministrativa, sono più “logoranti” di altre, considerando soprattutto lo spazio di manovra che lasciano per altri settori».
Il primo dato che emerge dagli indicatori di openbilanci, è che mediamente i Comuni presi in considerazione spendono fra il 30 e il 40% dei propri soldi in spese per i personale. In cima alla classifica dei Comuni più virtuosi abbiamo Carbonia (18,50%), Prato (17,63%) e L’Aquila che utilizza solamente il 10,70% delle proprie spese nella gestione del personale.
In fondo, un bel mix di Centro, Sud e Nord. Fra i 110 Comuni capoluogo chiudono Siena (42,75%), Ferrara (44,42%) e Agrigento. La città siciliana utilizza quasi la metà (48,96%) delle proprie uscite in spese per il personale. Fra i grandi Comuni, bene Roma al 16° posto (23,42%), MIlano (24° – 25,22%) e Venezia (33° – 26,92%). Meno bene Napoli al 102° posto (38,65%), Palermo (91° – 35,77%), Firenze (88° – 34,93%) e Torino (87° – 34,90%).
Ma cosa ci dice questo indicatore? Più alta è la percentuale spesa per la gestione amministrativa del Comune, meno sarà lo spazio di manovra a disposizione del Sindaco per cercare di modificare, in meglio o in peggio, il bilancio comunale.
«Si tratat di dati – avverte il blog- che vanno contestualizzati caso per caso, ma che anche presi nel loro insieme ci aiutano a capire la realtà che vivono le amministrazioni locali».

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