Disabilità: la rivalsa vien dal lavoro

Diversamente abili al lavoro con l'associazione Dignità: il comune di Brescia ha stanziato 50 mila euro. Tante le proposte a disposizione.

(p.f.) Cinquantamila euro: tanto ha messo il comune per aderire al progetto Dignità e lavoro, aderendo all’omonima associazione, promosso dal Forum del terzo settore e dal Csv provinciale. Se andrà bene, la cifrà potrà anche aumentare. L’obiettivo è di favorire e finanziare iniziative di accompagnamento e di sostegno nei confronti di persone e famiglie residenti in provincia di Brescia che si trovino in difficoltà economica a causa della mancanza o della perdita di lavoro.
“Questa è una sperimentazione”, spiega l’assessore ai Servizi sociali Felice Scalvini, “va da sé che, se avrà successo, siamo intenzionati ad investire anche in modo più consistente, perchè è una qualificazione della spesa sociale”. Chi ha un disagio, infatti, invece di ricevere solo un contributo, ha la possibilità di riaffermare la sua dignità  attraverso un lavoro, seppur di poche settimane. L’associazione gestisce il progetto con comuni, parrocchie, cooperative sociali, fondazioni, in grado di raccogliere e segnalare le situazioni che possano avere vantaggio dalle proposte del progetto. Le attività che i beneficiari possono essere chiamati a fare sono mansioni che affiancano l’attività ordinaria di enti e organizzazioni (manutenzioni, guardaroba, animazione), lavori temporanei attivati in ragione del progetto stesso (sistemazione archivi, piccole manutenzioni), così come impegni di accompagnamento e aiuto nei confronti di pensione anziane o disabili in assistenza da parte degli enti aderenti.
Saranno questi ultimi ad inviare le loro proposte all’ufficio di segreteria, indicando profili professionali rischiesti, mansione, luogo di svolgimento. Al momento, sul progetto sono investiti in totale 90.000 euro. L’importo erogabile per beneficiario è fissato a 2.500 euro lordi. “Già hanno iniziato ad arrivare le prime domande all’associazione”, ha aggiunto Scalvini, “presto arriveranno anche le prime risposte”.
Nella giunta di martedì primo luglio è stato anche comunicato, da parte dell’assessore alla Partecipazione Marco Fenaroli, il rinnovo dell’adesione al Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani, a cui il Comune partecipa dal 1993. “Una misura simbolica”, ha commentato Fenaroli, “sopratutto in questi giorni in cui la questione della guerra si sta ripresentando in modo quotidiano su vasta scala”. Per l’adesione, la Loggia provvederà all’erogazione della quota associativa pari a 1.900 euro.

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