Sì al Bilancio, è scontro sui dividendi A2A

Acceso dibattito sulla prevista cedola della multiutility. Panteghini: «E' l'assemblea A2A a decidere». Del Bono:«Bilancio con i piedi per terra».

(red.) «Stiamo sistemando un bilancio comunale assai dissestato e dopo 10 mesi abbassiamo le tasse. L’avevamo detto, l’abbiamo fatto. Capisco che l’opposizione rosica». Questo il post pubblicato su Facebook dal sindaco di Brescia Emilio Del Bono all’avvio della lunga seduta consigliare che si è svolta lunedì 24 marzo per discutere e approvare il Bilancio preventivo 2014 e il nodo tasse.
Una maratona che si è conclusa a tarda serata con il via libera ai conti, grazie al sì della maggioranza ed il voto contrario di Forza Italia, Lega Nord, XBrescia Civica, Cinquestelle e Piattaforma Civica.
Una riunione che si preannunciava “bellicosa”, con l’opposizione a fare le pulci alla Giunta di centrosinistra, soprattutto in merito alla questione dei dividendi di A2A. E proprio l’appostamento in bilancio di una somma superiore (32,9 milioni) alla cedola A2A deliberata dal Consiglio di gestione (28,3 milioni) è stata la leva con cui Forza Italia ha aperto la discussione in Loggia. Per i forzisti era necessario un rinvio della delibera per «adeguarsi ai principi di tutela, legittimità e prudenza». Posizione abbracciata anche da Francesco Onofri di Piattaforma Civica che ha dichiarato che avrebbe cambiato idea se il sindaco fosse andato in assemblea per chiedere al Consiglio della utility proprio quei “previsti” 32 milioni di euro.
L’assessore al Bilancio Paolo Panteghini ha spiegato che «è l’assemblea di A2A a decidere i dividendi e lo può fare a giugno» rimarcando il fatto che da maggio la multiutility dei comuni di Brescia e di Milano avrà una nuova governance e che potrebbe verificarsi anche il caso di un secondo dividendo e, pure, che, oltre agli utili di 62 milioni, A2A contabilizza 1.182 milioni di riserve consolidate. Discussione chiusa a breve con i numeri, ovvero respinta per 20 voti a 7.
Il primo cittadino ha poi evidenziato che il bilancio 2014 sarà «con i piedi per terra»: obiettivo è il taglio del debito (da 341 a 243 milioni) per rilanciare gli investimenti, previsti per un valore di 17,8 milioni.
Altro nodo, quello delle tasse comunali. Del Bono ha rimarcato che «la tassazione per l’anno in corso sarà più bassa che negli ultimi due anni» con il gettito previsto dalla sola Tasi di 10 milioni di euro (13,5 milioni in meno rispetto al 2012) ed esenzione Irpef per redditi inferiori ai 13.000 euro (52.127 contribuenti, il 34,74% del totale).
Dati che tuttavia sono stati contestati dall’opposizione per la quale, in realtà, la tassazione non è stata diminuita, ma, piuttosto, la Giunta Del Bono ha applicato la normativa nazionale, senza meriti propri, sfruttando l’aumento concesso dal Governo e grazie ai trasferimenti straordinari dello Stato, garantiti però, questo l’appunto, solo per quest’anno. Accuse respinte al mittente dal Partito Democratico che sottolinea come , invece, il taglio delle tasse sia reale, con il 31,7% dei cittadini che non pagherà nulla per la prima casa ed il restante che verserà una quota inferiore.
Dopo il botta e risposta sui nodi bilancio e tasse, l’aula è passata a discutere l’enorme mole di emendamenti (75 quelli presentati) ed i restanti punti all’ordine del giorno.

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