San Bartolomeo, il polo produttivo è sospeso

(red.) Visto lo scarso consenso all’interno di maggioranza e opposizione forse è davvero meglio così. Stiamo parlando del nuovo polo industriale di via Stretta in discussione alla Loggia. Nella zona di San Bartolomeo, là dove ora ci sono campi e vigneti, si era pensato di edificare un comparto produttivo che si affacciasse sulla tangenziale. Proprio a pochi passi dalla Ori Martin, verso cui i cittadini già avevano manifestato il proprio malessere.
Un grande impianto che dovrebbe occuparsi del recupero dei metalli pesanti e del recupero delle bobine in acciaio. un rpogetto che sarebbe affidato alla Paterlini, e che come contropartita per la comunità dovrebbe portare alla realizzazione di una pista ciclopedonale. Un progetto però che, come dicevamo in precedenza, non piace a molti. Tanto che i consiglieri, nella seduta della Commissione urbanistica di martedì 11 marzo hanno sollevato questioni e interrogativi.
A dominare le preoccupazioni è in sostanza un solo interrogativo: il complesso industriale è compatibile con il quartiere e rispettoso dell’ambiente oppure no? Una domanda che si è posta lo stesso assessore all’Urbanistica Michela Tiboni: “Il Pgt consente il produttivo, ma il quartiere non deve risentirne. I temi dell’ambiente e del lavoro sono sanciti nelle linee guida del nuovo Pgt come pilastri chiave, con uguale peso. Ora la sfida deve essere coniugarli”.