Centro Padane: vendere per reinvestire

L’incasso previsto dall’operazione è di 9,7 milioni di euro. Panteghini: «Solo in parte serviranno a sanare i conti, sul resto si aprirà un confronto».

(red.)Il sì di Palazzo Loggia è arrivato durante la seduta consiliare di lunedì 10 marzo, con il via libera della maggioranza e della Lega, il dissenso del M5s e l’astensione di Forza Italia e X Brescia Civica.
La cessione delle quote di Centro Padane è stata decisa.
La linea guida seguita dalla Giunta di Emilio Del Bono relativa alla dismissione delle proprietà «non necessarie né strategiche» per il Comune di Brescia, dopo Omb International, Centrale del Latte e A2A, ha portato alla discussione dell’ordine del giorno relativo all’operazione  Centro Padane che, secondo le previsioni, dovrebbe fruttare alla Loggia 9,7 milioni di euro.
Grazie, infatti, a una vendita svolta in sincronia con Camera di Commercio, Provincia e Serenissima – e, quindi, alla dismissione di quote che, complessivamente, valgono il 55% della società – al valore delle pezzature si dovrebbe aggiungere il premio di maggioranza.
Alle perplessità avanzante da X Bs Civica, Forza Italia e Lega, l’assessore al bilancio Paolo Panteghini ha risposto che i ricavi dell’operazione non verranno utilizzati solo per risanare i conti bresciani.
«Nella delibera – ha spiegato Panteghini – lo abbiamo preannunciato scrivendo che solo parte dell’incasso servirà a sanare i conti, sul resto si potrà aprire un confronto».

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