Disdetto il contratto con l’Aler

L’operazione è volta a rivedere prezzi e gestione di 2mila 500 case popolari bresciane. Presto operativo anche il bando Tintoretto.

(red.) Il contratto Aler, così com’è, non convince più.
Secondo quanto dichiarato dall’assessore alla Casa Marco Fenaroli, infatti, molti dei titoli e dei parametri della convenzione sinora in vigore con l’Azienda Lombarda per l’edilizia residenziale vanno rivisti.
Per questo, la Loggia ha inviato una lettera di disdetta per la gestione delle case popolari di proprietà del Comune di Brescia.
L’operazione, secondo quanto reso noto da Fenaroli e dal sindaco Emilio Del Bono al termine della riunione Giunta di martedì 17 dicembre, si è resa necessaria in modo da poter rivedere i parametri fondamentali del contratto e le competenze. In caso contrario, infatti, non sarebbe stato possibile modificarli fino al 2015.
A questo punto, quindi, verrà istituito un gruppo di lavoro tecnico che analizzerà tutti i fronti aperti con le rispettive proposte ed esigenze dell’Amministrazione. Fatto questo, la Giunta valuterà se proseguire il rapporto con l’Aler o mettere a bando il servizio di gestione del parco alloggi comunale, che a Brescia conta circa 2mila 500 appartamenti.
I tempi, puntualizza Fenaroli «sono legati alla riforma che interessa l’Azienda. Una volta completato l’accorpamento con Cremona e Mantova varato dalla Regione, speriamo possa diventare operativo a tutti gli effetti anche il bando legato alla riqualificazione della Torre Tintoretto».

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