“Verde pubblico, lo sfalcio dopo le piogge”

L'assessore Mario Labolani ha voluto replicare alle segnalazioni di degrado in cui verserebbero parchi e giardini in città. "Il Comune sta cercando ottimizzazione interventi".

(red.) A seguito delle molteplici segnalazioni giunte all’Assessorato al Verde del Comune di Brescia sullo stato di degrado del verde pubblico, la Loggia provvede a fornire alcuni chiarimenti.
“Lo sfalcio dell’erba viene attuato periodicamente quando il  terreno è asciutto: le frequenti piogge nei mesi di marzo e aprile hanno reso assai difficile se non impossibile, in tutte le zone della città, il taglio dell’erba nei parchi e nei giardini pubblici; lo sfalcio è previsto non appena si assisterà ad un cambiamento delle condizioni climatiche”, ha precisato l’assessore Mario Labolani.
“La nostra città”, ha continuato Labolani, “vanta una superficie di verde pubblico di circa 5.000.000 mq, tra verde storico, parchi e giardini pubblici, giardini scolastici, orti e arredo urbano (aiuole e rotatorie). Le aree verdi sono progressivamente aumentate nell’ultimo decennio, aggiungendosi alla già consistente superficie di verde protetto che comprende il Parco delle Colline e il parco del Mella (oltre 21.300 mq). Purtroppo non sono aumentate le risorse a disposizione per la manutenzione, che anzi, hanno subito una riduzione significativa a causa dei tagli alla spesa pubblica degli ultimi due anni”.
“Alla luce di questi fatti”, ha proseguito l’assessore, “l’Amministrazione non solo sta riorganizzando l’attività dei tecnici del servizio Verde Pubblico in funzione dell’ottimizzazione delle attività di manutenzione del verde, ma ha anche cercato la collaborazione dei cittadini e – grazie allo strumento della sponsorizzazione e/o adozione di aree verdi (dalla fioriera alla rotatoria), da parte di singoli, ditte e associazioni – ha potuto in molti casi migliorare e valorizzare il patrimonio verde esistente”.
Viene inoltre precisato che “E’ in atto al proposito il perfezionamento delle procedure di affidamento a privati, della gestione del verde, proprio allo scopo di garantire la qualità del patrimonio pubblico, scongiurando il rischio di interventi di manutenzione sempre più rarefatti, che determinino una perdita di decoro e qualità dell’ambiente urbano”.

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