Arcai, bilancio agrodolce di fine mandato

L'assessore alla Cultura ha tracciato le somme di cinque anni di operato. "Matisse? Piccolo incidente di percorso". E ha ribadito che non si ricandida.

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(red.) Si è ritirato dalla competizione elettorale e ha tracciato il bilancio di cinque anni di attività alla guida dell’assessorato alla Cultura del Comune di Brescia.
Andrea Arcai, abbandonata la corsa per la Loggia a sostegno dell’ex ‘collega’ Adriano Paroli, che, alla stampa aveva annunciato che, in caso di rielezione, avrebbe visto bene una donna alla guida dell’assessorato, pensa al futuro, a nuovi progetti e non nega un rientro in politica, magari in Provincia.
Intanto, nella “relazione” di fine corso Arcai punta la lente sui 6,5milioni di euro tagliati alla cultura nei trasferimenti all’ente locale tra il 2009 e il 2012 e sullo scandalo dell’affaire Matisse che gli è costato un ridimensionamento delle deleghe.
Una situazione che ha portato l’assessore uscente a scegliere, simbolicamente, a rappresentare la fine del suo mandato, la “Santa Giulia crocifissa”. Ma, a parte questo, nelle parole di Arcai non c’è risentimento nei confronti del primo cittadino e della Giunta e definisce il caso dei visitatori “fantasma” di Artematica, “un piccolo incidente di percorso che ho dovuto subire” e di cui non si ritiene responsabile, sottolineando che, ad essere danneggiata, benché indirettamente,  sia stata la Loggia.
La conferenza stampa ‘finale’ di Arcai si è svolta venerdì in santa Giulia, alla presenza del direttore generale del Comune Alessandro Triboldi, del presidente della Fondazione Brescia Musei Fausto Lechi e del presidente della commissione Cultura Andrea Ghezzi.
Arcai ha ribadito, in questi anni, di avere lavorato moltissimo per l’assessorato, “12 ore al giorno”, incontrando personaggi di spicco del mondo culturale. Un merito l’avvocato se lo attribuisce nell’essere riuscito a portare ‘a casa’ il riconoscimento Unesco per il complesso monumentale di Santa Giulia e per il Capitolium, ma anche il lancio della Fondazione Teatro Grande e gli oltre 780 eventi culturali promossi ogni anno in città. Un rammarico è quello di non essere riuscito, nei tempi del suo mandato, a completare i lavori della Pinacoteca e su questo tema l’assessore ha lasciato un suggerimento al futuro sindaco, quello di pensare ad una sottoscrizione pubblica per la raccolta fondi.

 

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