Pd: “Quanto pesa la Cdo sulle scelte di Paroli?”

I consiglieri comunali di Brescia chiedono lumi sulle consulenze di Guido Bardelli, numero uno della Compagnia delle opere di Milano.

(red.) Mentre il sindaco di Brescia, Adriano Paroli, forza la mano agli alleati della Lega Nord per la nuova sede del comune, scoppia un’altra polemica sull’area degli ex Magazzini Generali.
Il Partito Democratico di Brescia ha, infatti, chiesto al primo cittadino di chiarire alcuni rapporti con consulenti esterni che hanno lavorato con l’amministrazione comunale. “E’ necessario fare chiarezza sugli incarichi di consulenza per il progetto degli ex Magazzini Generali”, spiega una nota dei Democratici. Sabato i consiglieri hanno depositato un’interpellanza chiedendo spiegazioni al sindaco.
“La vicenda è iniziata nel 2009, quando l’amministrazione comunale di Brescia ha affidato all’avvocato Guido Bardelli dello studio legale Amministrativisti Associati di Milano, nonché presidente della Compagnia delle Opere meneghina, un incarico professionale di consulenza legale per le problematiche urbanistiche legate al Piano attuativo dell’area degli ex Magazzini Generali”.
Recentemente, però, i consiglieri del Pd hanno avuto notizia che lo stesso avvocato sta curando gli interessi della società privata Nau (Nuovi Assetti Urbani), proprio riguardo al medesimo intervento urbanistico degli ex Magazzini Generali.
La Nau ha acquisito l’area tra via Dalmazia e via Salgari e si dovrebbe occupare della realizzazione della sede unica del comune. “Il legale milanese”, si legge nella nota, “starebbe intervenendo negli aspetti legali della medesima vicenda, prima come consulente del comune, poi della Nau. Ma c’è di più. Bardelli, infatti, è lo stesso avvocato che ha ottenuto un incarico per consulenza anche dalla Fondazione Brescia Musei, ente controllato dal comune, in merito alle discusse Grandi Mostre gestite da Artematica“.
Alla luce di questi fatti, i consiglieri chiedono al sindaco e alla giunta se la notizia dell’incarico di Bardelli da parte di Nau è confermata. In caso affermativo, poi, vogliono sapere se Paroli e la sua giunta non ritengano di rilevare un possibile conflitto di interessi in questa vicenda, visto il ruolo che il professionista ha avuto come consulente sia del comune, sia della società destinataria della convenzione urbanistica.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.