Appalti pilotati, Gangi arrestato a Malpensa

Il funzionario dell'assessorato alla Mobilità del comune è rientrato in anticipio dagli Usa dove si trovava per un convegno. All'aeroporto ha trovato i carabinieri ad attenderlo.

(red.) Giandomenico Gangi, il dirigente comunale bresciano del settore Mobilità destinatario di una ordinanza di custodia cautelare per presunti appalti truccati, è stato arrestato venerdì sera all’aeroporto di Malpensa. Gangi, che era in America per un convegno fino al 9 ottobre, ha anticipato il rientro ed è atterrato poco dopo le 20.
Ad attenderlo i carabinieri del reparto operativo e del nucleo investigativo provinciale di Brescia.
Gangi è accusato di turbativa di procedimenti amministrativi, corruzione, concussione e truffa aggravata. Secondo gli inquirenti avrebbe pilotato un appalto di quasi 2 milioni e 400mila euro assegnando un progetto di Infomobilità a due Spa, la Siemens e la Mizard.
Avrebbe inoltre fatto pressioni per far lavorare gli amici. Arrestati pure un ex consulente della Loggia e un imprenditore informatico (ai domiciliari). Indagate altre 4 persone. Il blitz negli uffici dell’Assessorato comunale Mobilità era scattato mercoledì.
Proprio mentre si trovava negli States il funzionario comunale ha avuto notizia del provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dalla Procura nei suoi confronti nell’ambito dell’inchiesta “Semaforo rosso” coordinata dal sostituto procuratore Silvia Bonardi.
Venerdì è stato ascoltato dai pm Michele De Beaumont, consulente titolare di uno studio di ingegneria coinvolto nell’inchiesta “Semaforo Rosso”. “Non ho preso soldi”, ha detto, “il mio ruolo era solo quello dell’intermediario fra le aziende Mizar e Siemes, perché si accordassero sugli incarichi da svolgere”.
Il consulente avrebbe riferito agli inquirenti che il suo obiettivo “era solo di mantenere il mio incarico per l’assessorato”.

 

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