Brescia, Imu 2: Aler pronta al ricorso al Tar

Il presidente Isacchini (anche segretario cittadino Pdl) ha annunciato la battaglia legale contro l'aumento dell'imposta che costerà all'ente 700mila euro in più.

(red.) L’aumento dell’aliquota dell’Imu sulle seconde case, votato dalla maggioranza in Loggia nel corso del Consiglio comunale che si è tenuto lunedì, rischia di approdare in tribunale.
E a portare il Comune di Brescia davanti al giudice potrebbe essere l’Aler, guidato da Ettore Isacchini, anche segretario cittadino del Pdl.
Una “guerra intestina” quella che potrebbe scatenarsi tra Popolo della Libertà bresciano e lo stesso sindaco (esponente azzurro pure lui) Adriano Paroli a causa dell’aumento dell’aliquota dell’Imposta municipale unica.
Il primo cittadino non è disposto a concedere sconti sulla tassa? Ecco allora che l’Aler si è detto pronto ad adire alla vie legali perché il patrimonio abitativo popolare non può essere considerato alla stregua delle seconde case tout court.
Uno scontro anche politico che di certo non aiuta l’asse Pdl-Lega Nord in vista delle prossime amministrative.
Sebbene dal punto di vista personale il sindaco Paroli si dica vicino alle rimostranze di Isacchini, tuttavia la problematica è di difficile situazione perché, ancora una volta, si deve fare riferimento ai tagli imposti dal Governo Monti agli enti locali, costretti ad una “cura dimagrante” insostenibile. E, ha sottolineato il numero uno in Loggia, è sempre lo stesso Governo che ha classificato il patrimonio immobiliare Aler alla stregua delle secondo case, sottoposte all’Imu 2.
L’aumento dell’aliquota costerà all’ente case popolari di viale Europa ben 700mila euro in più. Un salasso contro cui Isacchini è deciso a presentare ricorso attraverso il tribunale amministrativo. E sulla stessa linea del presidente Aler anche il consigliere dell’ente e coordinatore cittadino di Sel Mirko Lombardi che ha ribadito che il ricorso alle vie legali serve per ribadire la funzione pubblica dell’ente stesso.
Paroli si è detto disposto a sedersi intorno ad un tavolo per trovare una soluzione che consenta degli sgravi, ma la proposta non sembra convincere.
E non mancano i risvolti politici in questa battaglia di cifre e di numeri. Il capogruppo della lega Nord in Loggia, Nicola Gallizioli, ha evidenziato il paradosso di un segretario cittadino del Pdl che va contro ad un sindaco che rappresenta il medesimo partito. Segno, secondo Gallizioli, che gli “azzurri” stanno vivendo un momento di confusione. Un’occasione per riflettere, secondo l’esponente leghista, se sia affidabile un’alleanza in vista delle amministrative del 2013.

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